Dal profilo TikTok di Adam Peaty

Le prime Olimpiadi su TikTok

Alcuni dei racconti migliori da Tokyo arrivano dai “dietro le quinte” condivisi sul social network dagli atleti e dalle atlete più giovani

Quelle di Tokyo sono le prime Olimpiadi con TikTok, il social network più popolare tra gli adolescenti fondato in Cina nel settembre del 2016, e basato sulla condivisione di video fino a un minuto, spesso comici o musicali. E gli atleti e le atlete che stanno partecipando ai Giochi – specialmente quelli nati tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila – lo stanno usando moltissimo, in un racconto parallelo ai media tradizionali che per certi versi va più in profondità e mostra i “dietro le quinte” della loro vita nel villaggio olimpico. Con i toni tipici di TikTok, cioè scanzonati e leggeri. «La copertura degli eventi più divertenti delle Olimpiadi non arriva dalle principali emittenti» ha scritto il New York Times. «Ma da TikTok».

Sulla pagina tematica di TikTok dedicata ai Giochi sono raggruppati i video più interessanti, pubblicati dai profili ufficiali delle squadre, degli atleti o dall’account delle stesse Olimpiadi. Per esempio il profilo della squadra olimpica italiana ha pubblicato un video che mostra come hanno festeggiato l’oro nel canottaggio Federica Cesarini e Valentina Rodini, tuffandosi nelle acque del Sea Forest Waterway.

Tra gli atleti italiani più attivi su TikTok c’è lo schermitore Luca Curatoli, argento nella sciabola, che ha 43mila follower e ha pubblicato sul suo profilo diversi video della sua vita a Tokyo, mostrando i gadget ricevuti in regalo dall’organizzazione – il video è stato visto più di 700mila volte – e come è fatta la mensa.

Uno dei format più utilizzati è quello che include un test sulla tenuta dei letti del villaggio olimpico, che sono fatti in cartone riciclato e dei quali si è parlato molto un paio di settimane fa per via di una notizia falsa, secondo cui sarebbero stati fatti in modo da non poterci fare sesso sopra. In molti, tra cui il nuotatore neozelandese Lewis Clareburt, si sono ripresi mentre saltano sul letto testimoniandone la robustezza. Clareburt ha anche mostrato le doghe in cartone e la testiera, sfilandola dal resto della struttura.

Tra i format più popolari ci sono i video che mostrano la routine giornaliera degli atleti (principalmente svegliarsi, mangiare, allenarsi) e quelli che fanno una panoramica del villaggio olimpico: la mensa aperta 24 ore al giorno, il servizio di lavanderia, il distributore gratuito di Coca-Cola.

Ma anche i semplici festeggiamenti che inquadrano le medaglie vinte vengono visti milioni di volte. Il nuotatore britannico Adam Peaty, campione olimpico nei 100 metri rana, ne ha fatto uno usando uno stile tipico di TikTok, mimando con le labbra le parole di una canzone. Il video è stato visto più di 3 milioni di volte (Peaty ha poco più di 100mila follower).

Sempre usando lo stile tipico di TikTok, la cestista nigeriano-statunitense Erica Ogwumike ha pubblicato una serie di video in cui risponde ad alcune domande ricorrenti e mostra cosa fa nel suo tempo libero. Ogwumike, ballando con alcune compagne di squadra, spiega che il cibo è gratis, che possono lasciare il villaggio olimpico solo per le gare e per gli allenamenti, che fanno i tamponi per il coronavirus quotidianamente e che i letti sono effettivamente molto piccoli.

In un altro video, Ogwamuke spiega che durante il tempo libero si allena in palestra, va nei negozi del villaggio come quello per i souvenir, va dal parrucchiere, a farsi le unghie o nelle sale giochi.

Jonathan Hutchinson, esperto australiano di social network, ha spiegato a BBC che quella di queste Olimpiadi è in larga parte la “generazione-TikTok”, ed è per questo che il social network è così popolare. Inoltre, rispetto a Instagram, TikTok si presta meno a contenuti molto curati e di qualità, mentre vanno di più video autentici e divertenti, leggeri, motivo per cui gli utenti possono guardare agli atleti con una prospettiva nuova, lontana da quella degli atleti concentrati e perfezionisti che si vedono in tv.

TikTok si è affermato insomma come il social network più adatto per i contenuti divertenti, scrive BBC, mentre Twitter viene usato sostanzialmente per i comunicati stampa. Facebook e Instagram, invece, sono più usati per i discorsi di ringraziamento, i video emozionali e festeggiamenti vari. Tra i contenuti che non vengono mai pubblicati rimangono le immagini delle competizioni, i cui diritti sono ancora di proprietà delle emittenti e dei servizi di streaming.

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