• Questo articolo ha più di due anni

Una canzone dei Soul II Soul

Forse ci sono feste da ballo su zoom, sapete niente?

(Photo by Tabatha Fireman/Getty Images)

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Di nuovo ieri ho raccontato in una lezione un paragone che uso spesso per spiegare cosa sia successo ai giornali, che è quello con la musica, il primo settore a essere stato travolto e sovvertito dalle rivoluzioni digitali, e i cui percorsi sono un modello sempre utile per capire anche altro. E per spiegarlo, racconto com'era quando eravamo ragazzi noi che abbiamo intorno a cinquant'anni, con l'alta fedeltà eccetera (e parlo a persone per cui la derivazione del termine wi-fi da hi-fi è del tutto una novità, come per diversi di voi), e quel raccontarsi allora di percepire sottili differenze tra il suono che usciva da un paio di casse o da un altro, e gli amplificatori con mille selettori, e via discorrendo. E di come quel culto della qualità sonora sia stato dimenticato nel giro di una notte quando in cambio abbiamo avuto la musica digitale, gratis o economica, infinita, trasportabile: e che si sente peggio. Oggi ho trovato questo recente articolo del Wall Street Journal che spiega come l'annuncio di Spotify di una prossima offerta di musica a qualità maggiore incontrerà probabilmente la stessa incapacità di distinguerla: ci racconteremo che ci sembra meglio, ma sarà una sorta di placebo acustico.
80 anni fa oggi era nato Wilson Pickett, che è morto nel 2006 dopo una vita un po' spericolata.

Abbonati al

Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.