Abbiamo provato tre friggitrici ad aria

Per capire a chi potrebbero tornare utili e vedere se le patatine vengono davvero come quelle fritte

(Il Post)
(Il Post)

Le friggitrici ad aria, o “air fryer” in inglese, sono tra i prodotti che nei periodi di grandi sconti sono più pubblicizzati su Amazon. Sono elettrodomestici di medie dimensioni, più o meno le stesse di una macchina per il caffè di quelle che macinano i chicchi, e sono proposte come alternativa salutare – e meno puzzolente – alle friggitrici vere e proprie. Sfornano in effetti pietanze più salutari di quelle che uscirebbero da una friggitrice, e non riempiono la casa dell’odore di fritto, ma solo perché quello che fanno non è friggere. In realtà sono piccoli forni ventilati e infatti, oltre che per cuocere patatine e crocchette di pollo, possono essere usati per preparare verdure grigliate, brownies e in generale un po’ tutto quello che si può fare al forno.

Negli anni sono usciti molti articoli, soprattutto negli Stati Uniti, che parlavano in modo entusiasta di uno o più modelli di friggitrici ad aria, e altri che invece ne parlavano in modo negativo, o comunque ridimensionando molto l’entusiasmo. Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni di oggetti del New York Times, è arrivato a sconsigliare del tutto l’acquisto di un air fryer, suggerendo piuttosto di comprare un piccolo forno ventilato, che di solito costa meno. Per farci un’idea definitiva su questi elettrodomestici abbiamo deciso di provarne tre: l’Easy Fry di Moulinex EZ4018, l’Airfryer di Philips HD9741/1 e il Princess Aerofryer 182020.

Perché si chiamano friggitrici ad aria
Fondamentalmente per ragioni di marketing: anche se probabilmente la persona che si è inventata il termine “air fryer” non conosceva il significato di “aria fritta” in italiano. La parola “friggitrice”, insomma, è un po’ ingannevole e non deve far pensare che i risultati possano essere paragonati a quelli delle friggitrici a olio. L’aria invece ha effettivamente un ruolo importante nel funzionamento di questi aggeggi: dentro gli air fryer c’è una ventola che fa circolare aria calda a gran velocità, cuocendo il cibo velocemente e, in teoria, in modo più uniforme rispetto a un comune forno ventilato.

La ragione per cui si paragona questo tipo di cottura alla frittura è che l’aria calda che circola velocemente ha anche un effetto disidratante sul cibo, che dovrebbe renderlo più croccante. Su pietanze più umide (o condite con olio) dovrebbe invece ottenersi la cosiddetta “reazione di Maillard”, quella per cui si crea una crosticina marroncina e piacevole, insieme a un profumo invitante.

Per essere precisi comunque quando si parla di “air fryer” bisognerebbe usare le due parole attaccate, con la A maiuscola all’inizio e fare riferimenti solo a quelli di Philips: è l’azienda che nel 2010 si è inventata questa espressione, che poi ha cominciato a essere usata per descrivere tutti i prodotti simili di altri marchi.

Considerazioni generali sulle friggitrici ad aria che abbiamo provato
La prima cosa da dire è che sono tutte “a cassetto” e molto simili tra loro. Sul davanti hanno tutte e tre una specie di cassetto di plastica dotato di maniglia; in due dei tre modelli dentro c’è un cestello bucherellato di metallo su cui vanno appoggiate le pietanze da cuocere. Sopra il vano del cassetto ci sono i tasti e il display per impostare temperatura, timer, avvio, pausa, accensione e spegnimento. Si possono anche selezionare delle modalità preimpostate, e nella friggitrice ad aria di Moulinex anche tipi di cottura lievemente diversi, come “Grill” e “Arrosto”. È tutto molto intuitivo e si impara velocemente.

Per quanto riguarda le differenze tra le tre macchine, la più importante è il prezzo: la Princess è la più economica e costa 95 euro, la Moulinex ne costa 130 e la Philips 200. La seconda differenza degna di nota è nelle dimensioni: la Philips è un po’ più piccola delle altre due, quindi più adatta a chi non ha molto spazio in cucina e non ha una famiglia numerosa da sfamare: è alta 31,5 centimetri, profonda 36 e larga 28,5. Se si guarda lo spazio interno invece la Philips e la Princess sono simili: hanno una capacità di circa 3,2 litri (800 grammi di cibo), mentre la Moulinex arriva fino a 4,2 litri (circa un chilo e mezzo di cibo). La Philips e la Princess hanno un cestello rimovibile, utile per trasportare le pietanze calde dopo la “frittura” senza dover portare in giro l’intero cassetto di plastica. Il fatto che i cestelli siano rimovibili è una cosa positiva anche perché li rende più facili da pulire.

Non abbiamo notato particolari differenze nel rumore e nel surriscaldamento durante la cottura: tutte e tre le macchine fanno un leggero brusio non fastidioso e fanno uscire aria calda dalla ventola sul retro. Il consiglio quindi è di non posizionarle troppo vicino a pareti o oggetti che potrebbero rovinarsi col calore. La potenza è la stessa per tutte: 1500 watt. Un’altra cosa da tenere in considerazione quando si decide dove mettere una friggitrice ad aria (o per decidere se comprarla) è che davanti dovrebbe avere uno spazio profondo almeno quanto il cassetto, in modo da poterlo appoggiare quando lo si estrae ― visto che con l’uso si scalda molto e, se riempito, può diventare parecchio pesante.

I nostri test
Abbiamo messo a confronto le tre friggitrici cucinando con tutte e tre gli stessi piatti: patate tagliate a listarelle e condite con olio (200 °C per 10 minuti), un misto di carciofi, cavolfiori e broccoli sconditi (180 °C per 10 minuti) e bocconcini di pollo impanati (180 °C per 8 minuti). Abbiamo usato temperature e tempi di cottura uguali per ogni macchina, affidandoci ai ricettari e ai libretti informativi che si trovano nelle confezioni e che danno tutti indicazioni abbastanza simili. Per chi vuole usare le friggitrici ad aria per fare ricette più elaborate, comunque, online si trovano facilmente indicazioni più precise e adatte alle varie pietanze.

(Piatti cucinati con la Moulinex)

Per i cibi che abbiamo cucinato, 10 minuti sono stati più che sufficienti per ottenere una buona cottura e non bruciare niente. In generale comunque all’inizio consigliamo di fare qualche tentativo per prenderci un po’ la mano. Per i cibi che cuociono più lentamente, per esempio, almeno all’inizio può essere una buona idea interrompere la cottura ogni pochi minuti e vedere come procede anziché fare una cottura unica. Un grande limite delle friggitrici ad aria infatti è che non si può vedere il cibo mentre cuoce, se non interrompendo la cottura e tirandolo fuori.

(Piatti cucinati con la Philips)

Alla vista, i cibi che escono dalle friggitrici ad aria non sono troppo gradevoli: le verdure in particolare sembrano prosciugate e rinsecchite. Da alcune foto possono sembrare anche bruciacchiate, ma va detto che, assaggiandole, non abbiamo mai sentito sapore di bruciato. All’assaggio, i risultati delle tre macchine sono molto simili. Tra le tre la Moulinex è quella che secondo noi ha disidratato maggiormente i cibi, soprattutto le patatine e le verdure, rendendole un po’ troppo secche. A livello di cottura e di sapore, il pollo impanato ci è sembrato quello venuto meglio in assoluto, soprattutto se si considera che non abbiamo usato neanche un filo d’olio.

(Piatti cucinati con la Princess)

Le patatine, le uniche che avevamo condito con olio prima della cottura, sono quelle che ricordano di più qualcosa di fritto, anche se si sente che non lo sono. Le verdure mantengono il loro sapore, ma perdono la succosità e la morbidezza tipica delle verdure cotte e non guadagnano sufficiente croccantezza in cambio. Alcuni degli assaggiatori si sono detti non convinti per via della consistenza un po’ strana, mentre altri ci hanno comunque visto del potenziale. Se le verdure della Princess vi sembrano particolarmente giù di tono è solo perché avevamo finito il broccolo e quindi il risultato è nel complesso meno verdeggiante.

Dopo aver testato tutte e tre le macchine su questi tre cibi e aver capito che i risultati sono complessivamente molto simili, abbiamo provato a usarle per cuocere anche melanzane impanate e cibi surgelati, nello specifico delle olive ascolane, delle mozzarelle impanate e dei gamberetti. Tutti i risultati erano soddisfacenti e saporiti, anche se le crocchette di mozzarella si sono rotte e la mozzarella sciolta è colata attraverso il cestello sporcandolo più del previsto. In generale, per non sporcare troppo le macchine, può essere utile usare della carta stagnola sotto i cestelli, o sotto la griglia nel caso della Moulinex.

A chi può interessare una friggitrice ad aria?
Secondo noi il risultato che si ottiene cuocendo un cibo con una friggitrice ad aria non è così diverso da quello che si otterrebbe cucinando le stesse cose in forno: la differenza è che una friggitrice ad aria ci mette molto meno. Abbiamo messo insieme un breve elenco di persone a cui potrebbe far comodo una friggitrice ad aria in casa:

  • qualcuno che abita in una casa senza forno e che per qualche motivo non vuole comprare un forno (magari perché la sua permanenza è temporanea), ma che è in cerca di un sostituto portatile, economico e altrettanto efficiente;
  • qualcuno con una vita frenetica e poco tempo per cucinare, che mangia spesso fritti misti surgelati, cose impanate e patatine, e che non vuole farli fritti in padella ma neanche aspettare troppo per la cottura in forno;
  • una persona con scarse doti culinarie che vorrebbe variare la tipologia di pasti che si prepara a casa e che, per qualche ragione, si sente meno intimorita da una friggitrice ad aria che da un forno tradizionale.

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