L’Antitrust ha multato TicketOne per 10 milioni di euro per abuso di posizione dominante

Aggiornamento: con una sentenza del 24 ottobre 2022, il Consiglio di Stato – l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa italiana – ha annullato e dichiarato illegittimo il provvedimento dell’AGCM: ha confermato così la decisione di primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che il 24 marzo 2022 aveva accolto il ricorso di TicketOne contro il provvedimento.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha inflitto una multa di 10 milioni di euro al gruppo CTS Eventim-TicketOne per abuso di posizione dominante. Secondo l’AGCM il gruppo, che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per eventi live, avrebbe attuato «una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera».

L’AGCM ha rilevato che la strategia di TicketOne si sarebbe articolata in una serie di condotte che avrebbero danneggiato la concorrenza: nello specifico avrebbe stipulato contratti di esclusiva con produttori e organizzatori di eventi live di musica leggera, acquisito i promoter nazionali Di and Gi S.r.l., Friends & Partners S.p.A., Vertigo S.r.l. e Vivo Concerti S.r.l., imposto l’esclusiva ai promoter locali, stipulato accordi commerciali con operatori di vendita di biglietti di dimensione minore o locale, e attuato comportamenti «di ritorsione e boycott» nei confronti del gruppo Zed, per escludere dal mercato l’operatore concorrente, Ticketmaster. L’AGCM ha sottolineato che «l’attuazione della strategia abusiva del gruppo ha danneggiato anche i consumatori perché l’impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti, limitando inoltre le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori tra i diversi operatori».

TicketOne ha risposto dicendo che «respinge fermamente le affermazioni contenute nel provvedimento» e accusando l’AGCM di aver preso «una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia». TicketOne ha anche annunciato che farà ricorso al TAR.