In Indonesia migliaia di persone hanno lasciato le proprie case in seguito all’eruzione di un vulcano

(ANSA/ EPA/BNPB)
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Domenica il vulcano Lewotolok, nell’isola di Lembata, in Indonesia, ha eruttato emettendo nell’aria una colonna di fumo e cenere alta 4 chilometri. Non ci sarebbero né vittime né feriti, ma secondo il Centro di coordinamento per l’assistenza umanitaria dell’ASEAN (l’associazione delle nazioni del sud-est asiatico) 4.483 persone avrebbero lasciato le proprie case nelle vicinanze del vulcano.

Un ragazzo di 17 anni che ha assistito all’eruzione, Muhammad Ilham, ha detto a Reuters che gli abitanti della zona sono andati nel panico e che stanno ancora cercando un rifugio. Alle persone è stato detto di non andare nella zona intorno al vulcano compresa in un raggio di 4 chilometri. L’aeroporto locale di Wunopitu, su cui è caduta la cenere vulcanica, è stato chiuso, ed è stato suggerito agli aerei di tenersi lontani dall’area.

In Indonesia ci sono circa 130 vulcani attivi e il livello di rischio del Lewotolok è stato alzato al secondo più alto (su quattro totali) a causa delle “minacce crescenti” provocate dall’eruzione, ha detto a Reuters Pak Kasbani, il capo del Centro indonesiano per la vulcanologia e la mitigazione dei rischi geologici. Ce ne sono altri tre classificati allo stesso livello di rischio.