Da mercoledì 18 novembre anche l’Abruzzo diventerà “zona rossa”

(ANSA/Lorenzo Dolce)
(ANSA/Lorenzo Dolce)

Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato un’ordinanza che a partire da mercoledì 18 novembre includerà l’Abruzzo nelle cosiddette “zone rosse” decise dal governo nazionale per contenere la pandemia da coronavirus. Le “zone rosse” sono quelle dove il rischio di contagio è considerato più alto, e dove le restrizioni ai movimenti sono più severe. Le nuove restrizioni in Abruzzo rimarranno in vigore almeno fino al 3 dicembre.

Ad oggi fanno parte della zona rossa diverse regioni italiane: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Campania e Alto Adige. Nelle prossime ore il provvedimento di Marsilio sarà certificato con un’apposita ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Nelle aree rosse valgono tutte le regole delle zone gialle e arancioni ma è inoltre vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni di residenza o di domicilio. In estrema sintesi, è vietato uscire di casa tranne che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Sono consentiti il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui è consentita.

Sono sospesi tutti i servizi di ristorazione ed è consentita solo la consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto. A differenza dello scenario 3 (zone arancioni), sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche nei centri commerciali, che restano aperti solo per consentire l’accesso a queste attività. Rimangono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie e alcune attività inerenti ai servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri e lavanderie.

Sono sospese tutte le attività sportive di gruppo, anche svolte nei centri sportivi all’aperto, ma è consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza fisica e con obbligo di mascherina. È invece consentito lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale, ma all’aperto.