Come seguire i progressi dei bambini nei nidi e nelle scuole d’infanzia?

Con il Sistema Chess, uno strumento per verificare i traguardi educativi e coinvolgere efficacemente le famiglie

Gruppo di educatrici al lavoro con il Sistema Chess (Foto di Studio Vega)
Gruppo di educatrici al lavoro con il Sistema Chess (Foto di Studio Vega)

I servizi educativi per i bambini più piccoli, cioè nidi e scuole d’infanzia, si occupano di una fascia d’età tanto affascinante quanto delicata, nella quale le potenzialità di apprendimento dei bambini sono estremamente elevate. I primi otto anni di vita, secondo vari studi recenti, sono fondamentali per costruire la base di ciò che si imparerà nel resto della vita: per questo, è utile capire se le proposte e le azioni educative scelte e portate avanti nei nidi e nelle scuole d’infanzia sono efficaci, ovvero in grado di far raggiungere ai bambini i traguardi previsti per lo sviluppo delle diverse competenze.

In altre parole, è importante potere valutare i «risultati in termini di benessere, sviluppo e apprendimento dei bambini», come dice il Rapporto di Autovalutazione Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI), e «monitorare l’avvicinamento ai traguardi e dotarsi di strumenti per l’osservazione e la documentazione», come indicato nelle Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del ministero dell’Istruzione.

In questo caso “valutare” ha il significato etimologico di “riconoscere valore”. E per riuscire a farlo bene con i bambini più piccoli – come è dunque necessario – è bene non improvvisare o lasciare all’iniziativa del singolo educatore ed insegnante una pratica tanto complessa. Per evitare i rischi di giudizi superficiali e per diffondere consapevolezza, è bene invece adottare strumenti e modalità di osservazione condivisi. Uno strumento di questo tipo è il Sistema Chess, progettato a partire dal 2005 per aiutare educatori, insegnanti e pedagogisti a seguire i bambini con meno di sei anni, singoli e in gruppo, e strutturare le attività in maniera mirata e finalizzate a raggiungere i diversi traguardi educativi.

Come funziona il Sistema Chess
Il Sistema Chess è stato pensato come una bussola per capire dove si trovano i bambini da seguire rispetto al percorso educativo da compiere (ognuno parte con le proprie competenze personali), oltre che un modo per monitorare le eventuali regressioni, per correggere la traiettoria ed evidenziare i traguardi effettivamente raggiunti al termine del nido e della scuola d’infanzia.

Il Sistema Chess è costituito da schede di Osservazione strutturate, suddivise in diverse aree (come “autonomia”, “corpo” e “movimento”, etc.), specifiche per il nido e per la scuola d’infanzia. Sono inserite all’interno di un’applicazione informatica semplice e intuitiva, pensata per essere utilizzata in modo facile e in piena sicurezza con i dispositivi comunemente presenti nei contesti educativi.

Le schede raccolgono un insieme di elementi trasversali codificati facilmente osservabili, che possono essere integrati con le annotazioni libere dell’insegnante, e sono in grado di fornire, al termine della compilazione e attraverso sintesi grafiche, una visione d’insieme sull’acquisizione di abilità e competenze a livello individuale e di gruppo nei bambini nella fascia d’età compresa tra gli 0 e i 6 anni. A conclusione di ogni scheda è previsto lo spazio per indicare, con un approccio progettuale, gli obiettivi successivi da raggiungere, gli interventi e le strategie da attivare e le modalità di coinvolgimento della famiglia.

Il Sistema Chess comprende inoltre dei “Questionari di percezione” dedicati ai genitori che consentono loro di fare delle osservazioni riguardo alle stesse aree presenti nelle schede riservate a educatori e insegnanti. In questo modo per educatori, insegnanti e genitori è possibile confrontarsi sulle specificità di ogni bambino e si possono condividere obiettivi e strategie educative.

Le singole parti del Sistema Chess sono state pensate per dare una visione d’insieme che mostri il percorso di crescita dei bambini nel tempo, facilitata da rappresentazioni grafiche. Alla fine dei percorsi educativi il sistema costruisce un “Profilo in uscita” dal nido o dalla scuola d’infanzia, modulabile per potersi adattare ai diversi progetti sviluppati con le istituzioni scolastiche di ogni territorio. I profili sono messi insieme grazie ai dati raccolti e archiviati durante il percorso educativo e arricchiti dalle osservazioni conclusive dell’educatore e dell’insegnante.

Perché il Sistema Chess è innovativo
Il Sistema Chess si fonda sulla centralità del bambino e su un approccio longitudinale che non interrompe l’osservazione passando da uno strumento all’altro in base all’età, ma integra in uno solo i traguardi che i bambini raggiungeranno in tutto il loro percorso al nido o alla scuola d’infanzia. Questa filosofia consente di non perdere di vista né i bambini che acquisiscono competenze prima di quanto ci si aspetta, né quelli che, pur avendo già svolto una parte del percorso, devono ancora consolidare delle competenze di base. È un approccio che permette a chi si occupa di educazione di non essere vincolati a schemi educativi predeterminati, ma di adattarli in maniera flessibile ai bisogni dei bambini con cui si lavora.

Con il Sistema Chess gli educatori e gli insegnanti possono riuscire a tenere contemporaneamente l’attenzione sia sul singolo che sul gruppo, sviluppando in questo modo strategie per favorire la collaborazione e la relazione nei piccoli e grandi gruppi, lavorando nel contempo sugli obiettivi individuali. Un altro aspetto innovativo del Sistema è la modalità di coinvolgimento dei genitori, per i quali è previsto un questionario dedicato propedeutico al colloquio individuale.

I vantaggi per le famiglie
Se le famiglie e la scuola creano una “alleanza educativa” le opportunità di crescita e apprendimento per i bambini sono favorite. Ma non è semplice creare collaborazioni concrete tra genitori ed educatori che vadano oltre i veloci scambi quotidiani come “ha mangiato?”, o “ha dormito?”. Il “Questionario di percezione” presente nel Sistema Chess è pensato proprio per questo, cioè per soffermarsi sul proprio bambino e avvicinarsi, con lo stesso linguaggio, a quello degli educatori e insegnanti. Rendendo “condivisibili” le osservazioni e gli obiettivi con la famiglia, diventa più facile capire come favorire lo sviluppo delle potenzialità del bambino, massimizzandone la capacità di espressione e crescita. Le famiglie diventano in questo modo partecipi del progetto educativo portato avanti nei nidi e nelle scuole d’infanzia.

Lo ha spiegato bene la madre di una bambina di 2 anni:

Come genitore ho scoperto il Chess grazie al nido dove va mia figlia, che lo ha proposto a noi genitori come strumento di valutazione dei progressi dei nostri figli. È molto interessante vedere come grazie ad alcune domande mirate, che vengono poi commentate con le insegnanti durante un colloquio individuale si possa avere un’immagine a 360 gradi dello sviluppo del proprio bambino. È curioso vedere come a volte si ottenga una visione diversa del proprio bimbo, perché nel rapporto uno a uno con i genitori il bambino non si comporta e non fa le stesse cose di quando è all’interno del gruppo di bambini in asilo. Sono contenta che la scuola utilizzi questo strumento perché aiuta noi genitori a riflettere sui progressi dei nostri bimbi, anche su alcuni temi ai quali a volte non diamo importanza.

La madre di altre due bambine, di 5 e 4 anni, ha aggiunto:

Credo che questa metodologia di “controllo incrociato” casa/scuola abbia molti aspetti positivi perché permette una migliore visione d’insieme del proprio figlio, crea un dialogo più costruttivo col docente perché si parla la stessa lingua, e mette noi genitori davanti ai miglioramenti, pur se piccoli, dei nostri figli. Personalmente grazie a Chess sono riuscita a prendere atto di carenze in alcune competenze delle mie bimbe e, con l’aiuto dell’insegnante, a trovare un approccio educativo bivalente, cioè sia a scuola che a casa. Anno dopo anno il processo si è reso più semplice e di facile comprensione. Lo consiglio!

Il Sistema Chess infine rende più facili le comunicazioni all’interno del gruppo di lavoro formato da insegnanti ed educatori, che migliora con questo sistema il livello di collaborazione e progettazione, oltre che per gli enti gestori di nidi e scuole d’infanzia, che possono finalmente avere a disposizione una visione d’insieme sui risultati raggiunti a livello complessivo. Per approfondire, si può visitare il sito del Sistema Chess, oppure la sua pagina Facebook o il suo profilo Instagram.