8 cose che abbiamo comprato a ottobre

Un cestino per la lievitazione, una tastiera meccanica, un sottocasco di paglia e un metal detector, tra le altre


Wishlist è la rubrica mensile in cui parliamo degli acquisti online personali dei redattori, e vi suggeriamo oggetti che abbiamo provato noi stessi, di cui siamo soddisfatti al punto di consigliarveli. Prima questi oggetti arrivavano in redazione. Da quando la normalità è parzialmente sospesa, arrivano direttamente nelle nostre case.

Un puzzle da 1.500 pezzi
Uno dei numerosi effetti del lockdown di marzo – trascurabile rispetto ai veri problemi di quel periodo, ma reale – è stato che Amazon giustamente consegnava solo beni di prima necessità, tra cui non erano ovviamente compresi i puzzle. E i negozi erano chiusi, e quei pochi siti online esteri che li vendevano erano pieni di ordini e altri guai: il redattore che aveva pensato di passare le serate in famiglia a fare puzzle insomma non aveva avuto un’idea originale, tutt’altro. Ancora non si sa torneremo in lockdown, ma il redattore ha deciso di arrivarci preparato, in caso succeda: dopo una votazione in famiglia per scegliere l’immagine, con 20 euro si è dotato di una Nave dei pirati da 1.500 pezzi.

(Il Post)

Un sottocasco di paglia
«È un sottocasco che dovrebbe evitare di avere i capelli elettrizzati o schiacciati dopo aver indossato per molto tempo il casco», spiega il redattore che ha comprato questo curioso oggetto in paglia di Vienna, «e dovrebbe anche impedire di sudare, quando fa caldo». Avendolo comprato a ottobre, il redattore non si può ancora esprimere rispetto al sudore. Per quella questione dei capelli, invece, dice che funziona. Costa 15 euro.

(Il Post)

Un metal detector
Possiamo spiegare. Il compagno di una redattrice ha perso un bracciale prezioso raccogliendo le olive. Per trovarlo in mezzo alle cassette di olive prima che finisse triturato (il braccialetto, non il compagno), la redattrice si è fatta aiutare dalla tecnologia. La tecnologia ha fatto il suo lavoro, al prezzo di 70 euro.

La storia non finisce qui. La redattrice si era appena rassegnata all’idea di aver fatto un acquisto che – benché risolutivo nella specifica circostanza – non le sarebbe mai più servito, quando suo padre ha perso tra le cassette di olive (anche lui!) la lama di un seghetto. E il metal detector, di nuovo, non li ha delusi. Acquisto del mese, forse.

(Il Post)

Una palestra tiragraffi
A casa di una redattrice è da poco arrivata una gatta molto piccola che, in virtù della sua pucciosità (termine tecnico), viene viziata con innumerevoli intrattenimenti dedicati. Il più ingombrante è una “palestra tiragraffi”, che la redattrice ha comprato in sconto al Prime Day dopo averne viste svariate facendo lunghe ricerche online. Ne esistono alcune che sono pensate – oltre che per piacere ai gatti – per essere anche oggetti di arredamento (queste, queste e queste, ad esempio), ma sono quasi tutte molto costose. Quella scelta dalla redattrice ha diversi vantaggi, dal punto di vista degli umani: è stata facile da montare, è abbastanza carina da vedere, e anche se non è più scontata ha un prezzo inferiore, rispetto alle altre: costa 82 euro.

(Il Post)

Dal punto di vista di un felino, invece, i principali lati positivi sono che la piattaforma più alta arriva a 1 metro e 20, quindi dà una buona prospettiva panoramica sulla stanza; il palo tiragraffi principale è abbastanza lungo da permettere anche a un gatto adulto di farsi le unghie stendendo la schiena; e oltre al cubo in cui nascondersi c’è un filo con due palline che la gatta molto piccola apprezza parecchio. Per la nuova arrivata è stata procurata anche una lettiera con un sistema “a setaccio”, un po’ più comoda da pulire rispetto a quelle normali. Costa 18 euro.

Tre adattatori per aumentare le porte USB dei MacBook Air 
Tre redattori hanno di recente cambiato il computer portatile e sono passati ai nuovi MacBook Air, che hanno i loro pregi ma il non trascurabile difetto di avere solo porte USB di tipo C e nessuna porta USB “normale”. Per risolvere il problema e tornare ad avere qualche porta USB a disposizione, i redattori hanno comprato tre adattatori. Leggermente diversi, scelti in base a esigenze personali, ma ognuno è soddisfatto del proprio.

Il primo ha tre porte USB, una porta HDMI, due lettori per carte SD (di cui uno per MicroSD) e costa 22 euro. Il secondo ha tre porte USB, una porta USB C, una porta Ethernet, una porta HDMI, un lettore SD e un lettore TF: costa 40 euro. Il terzo ha tre porte USB, una porta HDMI, una porta di ricarica PD, un lettore di schede SD e un lettore di schede TF: costa 27 euro.

(Il Post)

Un cestino da lievitazione e una lama da impasto
Non tutti i lieviti madre nati durante il lockdown sono morti miseramente durante l’estate. Un redattore che si era avvicinato alla panificazione nei mesi primaverili ci si è appassionato, e il suo lievito è ancora piuttosto in salute. Ora che è tornata la stagione in cui si usa il forno volentieri, il redattore si è concesso due upgrade: un cestino per la lievitazione (più efficace e più comodo da usare rispetto alla ciotola che usava prima), e una lama fatta apposta per fare quei tagli sull’impasto che, in cottura, si trasformano in scenografiche decorazioni sulla parte superiore della pagnotta. I tagli, dice il redattore, si possono fare anche con un coltello molto affilato, ma non vengono così bene. Cestino e lama fanno parte di un set che comprende anche un raschietto: i tre oggetti insieme costano 20 euro.

(Il Post)

Un caschetto per la bici, e altri accessori
Nei mesi successivi al lockdown diversi redattori si sono convertiti alla bicicletta come mezzo di trasporto privilegiato. La città però pone le sue insidie, e uno di loro (dopo altri che lo hanno fatto negli scorsi mesi) si è procurato un caschetto. È di quelli più chiusi e coprenti, ottimi per l’autunno e l’inverno; è nero e costa 15 euro, sul sito di Decathlon.

(Il Post)

Altri acquisti fatti dal gruppo ciclisti della redazione: un campanello poco appariscente e un piccolo parafango che si fissa al sellino, molto efficace benché minimalista.

Una tastiera meccanica RGB
Una redattrice ha comprato una tastiera meccanica RGB, che desiderava perché con le tastiere meccaniche «puoi modulare la risposta della tastiera alle tue esigenze». La sua è prodotta da Drevo: è compatta, a batteria, e ci si possono collegare via Bluetooth fino a tre dispositivi. Dice la redattrice che ha comprato proprio quella per via del prezzo (68 euro): «Di solito sono molto più care, attorno ai 200 euro, mentre questa è un buon compromesso. Se non sei un impallinato di videogiochi e non giochi per ore ed ore, va più che bene».

(Il Post)

Se ne vuoi ancora, qui trovi tutte le liste degli oggetti che abbiamo comprato nei mesi precedenti.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.