A cosa serve un’assicurazione sanitaria in Italia

Anche se la sanità è pubblica, sempre più persone si rivolgono anche a strutture e medici privati, e si chiedono come proteggersi contro malanni imprevedibili

(Photo by Joe Raedle/Getty Images)
(Photo by Joe Raedle/Getty Images)

In Italia la sanità è pubblica. Questo significa che quando un cittadino deve fare una visita, un esame, una terapia o un’operazione chirurgica, può farlo in una struttura pubblica a spese dello Stato pagando solo una piccola quota, il cosiddetto ticket. Nonostante questo, negli ultimi anni i cittadini italiani si sono rivolti sempre più spesso anche alla sanità privata e cioè a ospedali, cliniche o singoli professionisti che erogano prestazioni mediche il cui costo ricade interamente sui pazienti. Secondo un rapporto della Commissione Europea, negli ultimi 10 anni l’Italia è diventata uno dei paesi in cui i cittadini spendono di tasca propria più soldi per i servizi sanitari.

Il motivo principale per cui si ricorre alla sanità privata è che nel pubblico i tempi di attesa sono spesso lunghi. In questo contesto, negli ultimi anni, sempre più aziende e sempre più persone hanno cominciato a rivolgersi a società di assicurazioni, per capire quanto potrebbero risparmiare con una polizza sanitaria, sia in termini di soldi che di tempo, e come non farsi trovare impreparati in caso di malattie o incidenti che potrebbero richiedere spese straordinarie.

In Italia le prestazioni sanitarie pagate di tasca propria dai pazienti sono soprattutto quelle che riguardano le malattie oncologiche, cardiache e ortopediche: tutte cose per le quali è importante intervenire tempestivamente. Ma oltre ai tempi lenti della sanità pubblica, un altro motivo per cui spesso le persone si rivolgono alle strutture private è che preferiscono scegliere lo specialista da cui andare, magari perché vogliono avere un secondo parere o perché vogliono rivolgersi a qualcuno che ritengono più preparato. Va considerato anche che negli ultimi anni in Italia i prezzi del ticket sono aumentati e allo stesso tempo si sono diffuse diverse strutture private con prezzi contenuti. Insomma, in alcuni casi la differenza economica per il paziente è minima, ed è in questi casi che i vantaggi e le comodità della sanità privata hanno la meglio.

Come funzionano le assicurazioni sanitarie
Le assicurazioni sanitarie funzionano in modo molto simile a tutte le altre assicurazioni: l’assicurato stipula una polizza che, in cambio di un pagamento annuo definito, lo assicura nella copertura di spese private impreviste fino a una cifra massima concordata. Diversamente da assicurazioni come quelle sulle automobili o sui motorini, e diversamente da quello che accade in altri paesi del mondo dove il sistema sanitario funziona in modo diverso, in Italia l’assicurazione sanitaria non è obbligatoria, e quindi ogni cittadino può decidere se farla o meno.

Le assicurazioni sanitarie più diffuse rientrano in tre grosse categorie. Una è quella che assicura dal rischio di invalidità permanente e garantisce al paziente assicurato un indennizzo economico proporzionale al suo grado di eventuale invalidità. Un’altra è quella cosiddetta indennitaria, che cioè garantisce agli assicurati una somma prestabilita (un’indennità, appunto) in caso si verifichi l’evento contro cui ci si assicura. Per esempio in caso di perdita di guadagni dovuta al fatto di non poter lavorare per motivi di salute, l’assicurato sa che riceverà una somma giornaliera stabilita secondo certi criteri.

La terza è l’assicurazione a rimborso, quella che copre le spese mediche sostenute dal paziente e che può funzionare in due modi. Se il paziente decide di pagare direttamente la prestazione medica e invia successivamente la documentazione alla sua assicurazione, il rimborso gli verrà concesso in modo “indiretto”. Quando paga direttamente l’ente assicurativo, il rimborso si dice “diretto”. L’assicurazione diretta ― che è molto comoda per i pazienti perché non devono anticipare il denaro ― si basa sul principio delle convenzioni tra assicurazioni e strutture mediche. La compagnia di assicurazioni cioè stipula delle convenzioni con alcuni centri medici, ospedali e cliniche private, in modo da pagare direttamente le prestazioni dei propri assicurati.

Le polizze sanitarie di Helvetia
Al momento di scegliere un ente assicurativo a cui rivolgersi, la prima cosa da controllare è il numero di strutture mediche con cui ha una convenzione e dove si trovano, in modo che siano comode da raggiungere. Un caso di ente assicurativo con rimborso diretto e una lunga lista di centri convenzionati in Italia è Helvetia, una compagnia di assicurazioni svizzera che esiste dal 1858 e che opera in Italia da più di 70 anni. È convenzionata con oltre 2mila strutture mediche e 40mila professionisti distribuiti in tutte le regioni d’Italia.

L’assicurazione sanitaria di Helvetia si chiama Helvetia MyHealth e si compone di due sezioni. La prima è la sezione “Rimborso delle spese sanitarie”: assicura un rimborso delle spese mediche sostenute in caso di ricoveri (anche in day-hospital), interventi chirurgici, parti e aborti terapeutici, o interventi ambulatoriali dovuti a malattie o infortuni. Il rimborso vale anche per tutte le visite, gli esami, le terapie e i farmaci inerenti alla malattia o all’infortunio in questione per i 120 giorni precedenti e per i 120 giorni successivi.

La seconda sezione vale invece per le spese sostenute in caso di un cosiddetto “Grande intervento chirurgico”, un’operazione che rientra cioè in una lista di interventi particolarmente seri e invasivi, tra i quali, per fare un esempio, l’asportazione chirurgica della mammella che può seguire una diagnosi di tumore.

Per sostenere un ricovero nelle strutture convenzionate, gli assicurati con Helvetia MyHealth devono chiamare la Centrale Operativa che valuterà se la prestazione medica richiesta è in garanzia ed autorizzerà il rimborso diretto della prestazione: in questo modo l’assicurato non dovrà pagare niente. Se invece il paziente viene ricoverato senza avvisare l’assicurazione in anticipo, indipendentemente dal fatto che la struttura utilizzata sia convenzionata o meno, il rimborso avverrà a conclusione delle cure, dopo la valutazione della prestazione effettuata da parte della società.

In generale, le visite di prevenzione, i controlli di routine, e tutto ciò che non è legato a una malattia o a un infortunio specifici sono esclusi dalla polizza: nella sezione “Rimborso spese sanitarie” c’è però un’opzione dedicata alla medicina preventiva che dà la possibilità di eseguire gratuitamente con cadenza biennale una serie di esami di screening previa autorizzazione della Centrale Operativa.

Altri servizi inclusi
Nelle due sezioni sono previste anche l’indennità per alcuni giorni di convalescenza dopo il ricovero. Oppure, se l’assicurato viene ricoverato con il Servizio sanitario nazionale e quindi non ha spese a carico dell’assicurazione, è previsto un indennizzo giornaliero per tutta la durata del ricovero fino ad un massimo di 180 giorni. È riconosciuto anche un indennizzo di 2mila euro in caso di ricovero in terapia intensiva causato da una malattia infettiva riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come emergenza sanitaria di interesse internazionale — cosa che di questi tempi non suona più così strana.

Con entrambe le sezioni si ha diritto anche a un servizio di pronta assistenza attivo tutte le ore del giorno e della notte, in cui rientrano trasporto in ambulanza e invio a domicilio di un professionista d’urgenza. Chi è assicurato con Helvetia MyHealth inoltre ha diritto a un’assicurazione sanitaria di viaggio quando va all’estero: infatti incluso nel pacchetto in caso di malattie o infortuni c’è un servizio di pronta assistenza per il rientro in Italia. Questo servizio comunque non sostituisce la polizza di viaggio completa, che include anche garanzie in caso di smarrimento del bagaglio, ritardo o annullamento del volo, la tutela legale, eccetera.

Di quanto parliamo?
Ogni persona assicurata sceglie la somma che vuole assicurare: per la sezione di rimborso delle spese di cura Helvetia offre come massimali 100mila, 300mila, o 500mila euro all’anno per persona. Per la sezione che si attiva in caso di grandi interventi invece c’è un’unica somma assicurata di 500mila euro. Naturalmente, più il massimale è alto e più sarà alto il costo annuo per l’assicurato. Il costo, o premio, per il singolo assicurato è variabile e viene calcolato da Helvetia sulla base del rischio assicurativo, e quindi dell’età e della durata contrattuale scelta (annuale, quinquennale o decennale).

Per avere maggiori informazioni su Helvetia MyHealth e altre polizze assicurative della compagnia, si può visitare il sito di Helvetia.