Peter Madsen, l’inventore danese condannato per l’omicidio della giornalista Kim Wall, è riuscito a scappare di prigione ma è stato catturato

Peter Madsen dopo essere stato nuovamente catturato al termine di una breve fuga dal carcere dove stava scontando la pena per l'omicidio di Kim Wall (Nils Meilvang / Scanpix 2020)
Peter Madsen dopo essere stato nuovamente catturato al termine di una breve fuga dal carcere dove stava scontando la pena per l'omicidio di Kim Wall (Nils Meilvang / Scanpix 2020)

Martedì, Peter Madsen, l’inventore danese condannato nel 2018 per l’omicidio della giornalista svedese Kim Wall, è riuscito a scappare di prigione ed è stato catturato nuovamente dalla polizia dopo alcune ore.

Madsen si trovava in una prigione alla periferia di Copenhagen, dove stava scontando una pena a 16 anni di carcere per l’omicidio di Wall, la giornalista che aveva violentato e ucciso durante un viaggio su un sottomarino di sua costruzione. Bo Yde Sorensen, presidente del sindacato degli agenti di polizia penitenziaria danesi, ha spiegato che Madsen è riuscito a uscire dalla prigione prendendo in ostaggio una psicologa che lavorava coi detenuti: minacciandola con quella che sembrava una pistola si è fatto aprire le porte del carcere dalle guardie ed è scappato. Madsen, scrivono i giornali, si è poi allontanato a piedi dalla prigione e si è nascosto in un furgone: la polizia ha però iniziato subito a seguirlo e lo ha trovato poco dopo. Madsen, che indossava anche una finta cintura esplosiva, è stato ammanettato a una recinzione in strada in attesa dell’arrivo degli artificieri ed è poi stato riportato in carcere. Più tardi, è stato trasferito in una diversa struttura.

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