Atlantia ha concesso a Cassa Depositi e Prestiti l’esclusiva per l’acquisto di Autostrade per l’Italia

(MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA)
(MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA)

Atlantia ha annunciato di essere entrata in una trattativa esclusiva per cedere il pacchetto di controllo di Autostrade per l’Italia a Cassa Depositi e Prestiti (CDP). La compagnia ha concesso a CDP un “periodo di esclusiva” fino a domenica 18 ottobre per valutare una possibile offerta per l’acquisto del pacchetto azionario dell’88,06 per cento di Autostrade per l’Italia, cioè la società che ha in concessione la gestione e la manutenzione delle tratte autostradali italiane. CDP è una società controllata dal ministero dell’Economia che agisce da veicolo di investimento per lo stato italiano, tra le altre cose.

L’ipotesi è che CDP, assieme a una cordata di altre aziende, faccia un’offerta per il pacchetto azionario di Autostrade. Atlantia ha già convocato il proprio consiglio di amministrazione il 19 ottobre, il giorno dopo la scadenza del periodo di esclusiva, per valutare l’offerta che dovrebbe arrivare.

Se l’affare dovesse chiudersi, sarebbe la conclusione di una lunga disputa tra Atlantia e il governo, che soprattutto con la sua componente di maggioranza, il Movimento 5 Stelle, dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova chiese che Atlantia abbandonasse la gestione di Autostrade.

Lo scorso 14 luglio, Atlantia e il governo erano giunti a un accordo per la cessione di Autostrade per l’Italia, anche se l’ipotesi prevalente, allora, era lo scorporo dell’azienda in due parti, un 55 per cento ceduto a CDP e un 33 per cento venduto sul mercato. Nei mesi successivi, tuttavia, c’erano state molte difficoltà nella trattativa per la cessione, e ancora pochi giorni fa il governo ha minacciato di revocare unilateralmente ad Atlantia la concessione autostradale, cioè il contratto di gestione delle tratte.

– Leggi anche: L’accordo su Autostrade, spiegato

Il nuovo accordo appena annunciato prevede un’uscita completa di Atlantia da Autostrade. Rimangono però ancora alcuni dubbi sul prezzo di vendita e sulla manleva, cioè sull’esonero per i nuovi compratori delle responsabilità passate di Atlantia, soprattutto in relazione al crollo del Ponte Morandi.