L’autunno nelle valli di Courmayeur

Chi vuole approfittare del clima ancora mite e dei colori del "foliage", può passare un weekend tra i sentieri più spettacolari delle Alpi

(Antonio Furingo per Courmayeur Mont Blanc)
(Antonio Furingo per Courmayeur Mont Blanc)

Si dice che ci sono due categorie di persone per tutto, ma almeno in un ambito ce ne sono quattro: tanti preferiscono l’estate, ci sono i burberi controcorrente che amano l’inverno, chi non ha dubbi sulla primavera come giusto mezzo, e chi infine crede nella superiorità dell’autunno. Per quest’ultima categoria di persone è stata importata la moda americana del foliage (si pronuncia “fo-liag” con la g dolce, non come se fosse una parola francese): letteralmente significa “fogliame”, ma si usa per indicare il passaggio di colore delle foglie dal verde alle varie gradazioni di rosso e giallo. È un fenomeno amato anche da prima che avessimo una parola per chiamarlo, ma negli ultimi anni, con Instagram, lo si fotografa sempre di più e online si trovano consigli su dove andare per ammirare il foliage nei boschi.

Si potrebbe pensare che le valli alpine non siano un posto adatto, perché per via della loro altitudine ospitano soprattutto conifere, note per essere sempreverdi. In realtà sulle Alpi italiane sono comunissimi anche i larici, che pur essendo conifere (somigliano agli abeti), perdono gli aghi di inverno e in autunno si tingono di giallo. Una delle località dove questo fenomeno si può vedere in mezzo a panorami spettacolari è Courmayeur, con le sue tre valli alle pendici del Monte Bianco, la Val Ferret, la Val Veny e la Val Sapin. Per gli amanti dell’autunno e dei suoi colori, per i prossimi weekend sono previste numerose escursioni guidate in queste valli, per adulti e bambini, più o meno allenati.

Escursioni in Val Ferret
Per sabato 17 ottobre è prevista un’escursione in Val Ferret dedicata alle famiglie. I bambini (dagli 8 anni in su) verranno coinvolti nella ricerca delle tracce e delle orme degli animali della zona, impareranno a riconoscere rapaci in volo e ad ascoltare i versi delle marmotte e i richiami dei cervi. La Val Ferret infatti è particolarmente nota per la sua fauna. Si trova lungo le rotte di migrazione di alcune specie di uccelli selvatici e per questo è considerata una Zona di Protezione Speciale, cioè una zona da proteggere per garantire la conservazione dell’habitat e dei comportamenti di questi animali. Per questo è particolarmente ricca di specie di uccelli, come le aquile reali, le civette capogrosso, le pernici bianche, i galli forcelli e i picchi neri, ma non è raro riuscire a vedere anche cervi e caprioli.

La Val Ferret è un’area abbastanza pianeggiante che parte dalla zona di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco e prosegue per una ventina di chilometri fino al Col Ferret, il valico che mette in comunicazione la Val Ferret valdostana con quella svizzera. Arrivando da Courmayeur, sulla sinistra si vedono alcune tra le più belle e imponenti cime delle Alpi, come il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses, l’Aiguille de Triolet e il Mont Dolent, tutte attorno ai 4mila metri. A destra invece il passaggio è molto diverso, con cime più basse (sotto i 3mila metri) e più tondeggianti.

(Courtesy of Courmayeur Mont Blanc)

Ci sono moltissimi itinerari che si possono fare a piedi o in bicicletta, molti dei quali sono alla portata anche di famiglie con bambini. Uno è quello che da Planpincieux (dove si può arrivare con un autobus) prosegue per una decina di chilometri fino al Rifugio Elena, che si trova in fondo alla Val Ferret, a circa 2mila metri. Durante il sentiero si incontrano boschi, punti panoramici, il fiume Dora e, alla fine del sentiero, si vedono i ghiacciai di Triolet e Prè de Bar. Chi arriva fino al rifugio, può decidere di fermarsi a mangiare, tornare indietro, passare la notte o proseguire lungo un sentiero di più di due ore e 500 metri di dislivello che risale un pendio fino a raggiungere il Col Ferret.

Per chi vuole fare una giornata in mountain bike o bicicletta elettrica, c’è un percorso di 45 chilometri circa che da Courmayeur arriva fino al rifugio Elena e poi torna indietro per un altro sentiero, passando per il Rifugio Bonatti e poi il Rifugio Bertone. Quello che va da Planpicieux al Rifugio Bertone ― la cosiddetta Balconata del Monte Bianco ― è uno dei sentieri più apprezzati della zona: la sensazione raccontata da chi l’ha fatto è che le Alpi siano così vicine da poterle toccare con la mano.

Escursioni in Val Veny
Sabato 24 ottobre e domenica 25 sono previste due escursioni in Val Veny, una valle meno frequentata e più selvaggia della Val Ferret, ma altrettanto apprezzata. La giornata di sabato 24 è dedicata alle famiglie con bambini di almeno 8 anni, che partiranno dalla località Purtud e attraverseranno i boschi del Peuterey e del Freney fino ad arrivare ai laghi glaciali alle pendici del Monte Bianco. Il paesaggio della Val Veny è ricco di ghiacciai: la maggior parte sono di tipo montano, mentre altri come il Miage, il terzo più esteso ghiacciaio italiano, sono a valle. In generale tutto il paesaggio è stato modellato nel corso del tempo da ghiacciai e corsi d’acqua, e per questo ha un aspetto molto caratteristico, con rocce e pareti levigate, conche lacustri e accumuli di frana.

L’escursione di domenica 25 ottobre è invece dedicata a camminatori allenati, che percorreranno a piedi tutto il cosiddetto “anello” del Mont Fortin in circa 6 ore. Si camminerà in alta quota (2.800 metri) per 13 chilometri e con circa mille metri di dislivello. In generale la Val Veny si presta per camminate ed escursioni di tutti i tipi ed è accessibile a famiglie, bambini e camminatori meno esperti.

Chi decide di visitarla da solo, può cominciare la passeggiata dalla località La Visaille e prendere il sentiero che va verso il Mont Fortin: dopo poco si incontrano due laghi alpini con le tipiche acque verdi e il rifugio Maison Vielle. Con una deviazione, si può andare a visitare il vicino lago del Miage (le cui acque sono alimentate dall’omonimo ghiacciaio). I pedalatori esperti che vogliono passare una giornata in Val Veny, possono fare il sentiero della balconata della Val Veny, che parte da Courmayeur ed è lungo 22 chilometri, con circa 1300 metri di dislivello.

Escursioni in Val Sapin
Domenica 18 ottobre è prevista un’escursione per sportivi su e giù per i sentieri della Val Sapin. L’iniziativa si chiama “Modalità aereo” perché la guida chiederà a tutti i partecipanti di liberarsi il più possibile da ogni distrazione spegnendo lo smartphone o mettendolo, appunto, in modalità aereo. La Val Sapin è meno conosciuta delle altre due valli, ma è considerata dai locali il “gioiello di Courmayeur”: è una vallata raggiungibile a piedi dal centro paese e questo la rende particolarmente accessibile a famiglie con bambini piccoli, ma anche a chi vuole cimentarsi con qualche saliscendi.

L’autunno a Courmayeur
Oltre al calendario di escursioni previste per il mese di ottobre, per chi ha in mente di passare un finesettimana di corsa o bici tra le valli di Courmayeur verrà messa a disposizione una “sfida virtuale”. Sul sito verranno infatti pubblicate le coordinate GPS dei sentieri delle gare sportive più famose e chi vorrà potrà competere con altri condividendo i propri tempi di concorrenza.

A proposito di “turismo del foliage”, sul sito verranno pubblicate le foto autunnali fatte dai visitatori alle valli. Per partecipare basta pubblicare la propria foto su Instagram usando l’hashtag #Autumnatitspeak, cioè “l’autunno al suo apice”, ma anche “alla sua vetta”, che è lo slogan scelto per raccontare e far conoscere il più possibile le bellezze della località di Courmayeur in questo periodo dell’anno.

(Antonio Furingo per Courmayeur Mont Blanc)