Una canzone dei Belle and Sebastian

Che arriva come un treno, ma di quei treni scozzesi sui viadotti in pietra

(Nicholas Hunt/Getty Images for Panorama)

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Samuele Bersani oggi compie 50 anni, e non vogliamo ascoltare Giudizi universali e Spaccacuore?
(intanto oggi ha presentato un disco nuovo)
C’è un video nuovo di quella canzone di 007 di Billy Eilish.
E i Gorillaz hanno fatto una canzone con Elton John, buona.
30 anni fa oggi uscì quella strana cosa tedesca piuttosto kitsch che andò fortissimo, coi canti gregoriani (c’era Micheal Cretu, che nell’eurodisco ne combinò diverse).

Sleep the clock around
Ho chiesto a Marco Imarisio del Corriere della Sera e le sue canzoni preferite dei Belle and Sebastian sono The boy with the arab strap, Like Dylan in the movies e This is just a modern rock song. Non gli ho ancora detto la mia, la verrà a sapere stasera, perché temevo il suo giudizio, essendo lui la massima autorità su Belle and Sebastian che conosca (non ne conosco tantissime, va anche detto, per amor di cronaca).

I Belle and Sebastian hanno sfondato prima ancora di cominciare, e poi sono andati dritti. Erano due studenti di musica scozzesi nel 1994 (a Glasgow ne sono successe parecchie in quei due decenni), a cui si aggiunsero altri, il loro primo disco andò forte quasi prima di diventare un disco, e molti li considerarono un rimpiazzo degli Smiths del decennio dopo: grandi songwriter, coolness stilistica generale, testi raffinati e colti; però più allegri.

Sleep the clock around è una bella canzone da uscire a cena il giovedì, che arriva come un treno – ma di quei treni scozzesi sui viadotti in pietra – e procede senza fermarsi mai alla stessa velocità, senza refrain perché non ce n’è nessun bisogno: va da sola. Bastano i cambi di tono sui versi di loro due, le vocali finali delle strofe che se ne vanno via, e le cornamuse. Stuart Murdoch – che è ancora il capo della band – e Isobel Campbell che la frequentò per un po’.

Then the moment will come, and the memory will shiiiine