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Foto d’archivio
Benzinai senza benzina
Un benzinaio a New York che non distribuiva benzina dalle sette di sera alle sette di mattina per limitarne il consumo, il 3 agosto 1941
(AP Photo/John Rooney)
Un benzinaio a New York che non distribuiva benzina dalle sette di sera alle sette di mattina per limitarne il consumo, il 3 agosto 1941
(AP Photo/John Rooney)
John Hume (a destra) durante uno sciopero della fame davanti a Downing Street, la residenza del primo ministro britannico a Londra, il 19 ottobre del 1971, per protestare contro l'arresto di centinaia di persone sospettate di avere legami con il movimento repubblicano nordirlandese, quello che chiedeva l'unificazione di tutta l'isola d'Irlanda e l'indipendenza dal Regno Unito dell'Irlanda del Nord.
Hume, morto il 3 agosto 2020 a 83 anni, è stato uno dei più importanti politici e attivisti per i diritti civili irlandesi, vincitore nel 1998 del premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi per la pace in Irlanda del Nord. Gli scontri tra repubblicani e unionisti, per la maggioranza protestanti e favorevoli alla permanenza dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito, durarono più di 30 anni e terminarono il 10 aprile del 1998 con la cosiddetta firma degli Accordi del Venerdì santo.
(A. Jones/Evening Standard/Getty Images)
Lo sbarco di circa 20mila immigrati albanesi dalla nave Vlora a Bari, 8 agosto 1991. La nave, che trasportava canna da zucchero da Cuba, venne assalita nel porto di Durazzo da circa 20mila persone, che obbligarono il comandante a dirigersi a Brindisi nella speranza di una vita migliore in Italia (nel paese era appena finita la dittatura comunista). Le autorità italiane dirottarono la nave verso Bari e mentre si avvicinava alla banchina alcune persone si gettarono in mare per raggiungerla prima. I migranti vennero ammassati nello Stadio della Vittoria e nei giorni seguenti furono rimpatriati su aerei e traghetti con l'inganno (veniva detto loro che sarebbero stati portati in altre città Italiane). Il 16 agosto quasi tutti erano stati riportati in Albania, tranne circa duemila persone che erano riuscite a scappare. La storia è stata raccontata anche nel documentario "La nave dolce" di Daniele Vicari, del 2012.
(ANSA/LUCA TURI)
Il corridore statunitense Carl Lewis nella semifinale della staffetta maschile 4x400 metri alle Olimpiadi di Los Angeles, 11 agosto 1984. In quelle Olimpiadi vinse 4 medaglie d'oro – nei 400 metri, nei 100 metri, nei 200 metri e nel salto in lungo – raggiungendo il record precedente dell'atleta Jesse Owens nelle Olimpadi del 1936. Lewis è uno dei più grandi atleti di sempre: ha vinto 10 medaglie alle Olimpiadi (9 d'oro e una d'argento) e altre 10 ai Campionati del mondo di atletica leggera (8 d'oro, una d'argento e una di bronzo). Lewis, che è nato in Alabama ma è cresciuto in New Jersey, ha da poco compiuto 59 anni; dopo il ritiro dallo sport agonistico, nel 1996, ha recitato in alcuni film e si è candidato come Senatore per i democratici in New Jersey.
(AP Photo/Ray Stubblebine)
Una foto dei Beatles viene bruciata per protestare contro John Lennon che nel marzo del 1966 aveva detto alla rivista Evening Standard che i Beatles erano più famosi di Gesù. Alcune radio degli Stati Uniti si rifiutarono di passare la loro musica e vennero organizzati piccoli falò dei loro dischi e delle loro foto, come questo fatto da Chuck Smith, un ragazzino di 13 anni, a Fort Oglethorpe, in Georgia, il 12 agosto del 1966.
(AP Photo)
È una delle foto più celebri al mondo e fu scattata a Times Square, New York, 75 anni fa, il 14 agosto 1945, quando grazie alla resa del Giappone finì la Seconda guerra mondiale.
Durante i festeggiamenti in piazza, il marinaio George Mendosa baciò l’infermiera Greta Friedman: i due non si conoscevano e secondo ricostruzioni successive il bacio non fu in realtà ricambiato.
Il momento fu fotografato da Alfred Eisenstaedt, che lavorava per la rivista LIFE: la foto venne pubblicata la settimana successiva e divenne nota in tutto il mondo.
I nomi di Friedman e Mendosa vennero fuori solo nel 1980, quando LIFE chiese ai due soggetti della foto di identificarsi pubblicamente.
Friedman è morta l'8 agosto 2016 a 91 anni e Mendosa il 18 febbraio 2019 a 95.
(Victor Jorgensen/U.S. Navy, File)
Alpinisti britannici che stanno progettando di scalare l'Everest testano l'attrezzatura sul Tryfan, una vetta della Snowdonia, in Galles
(Hallowell/Fox Photos/Getty Images)
L'attrice Jean Seberg, a destra, a Kinshasa, in Congo, nel 1961, durante le riprese di un film. Seberg è stata un'attrice statunitense conosciuta soprattutto per i suoi ruoli per la corrente cinematografica della Nouvelle Vague, che si sviluppò in Francia alla fine degli anni Cinquanta. Nata a Marshalltown (Iowa) il 13 novembre 1938 e morta suicida a Parigi (Francia) il 30 agosto 1979, tra i film per cui è ricordata ci sono Santa Giovanna, Buongiorno tristezza! e Lilith - La dea dell'amore. Parte della sua storia – quandò l'FBI indagò su di lei per il suo sostegno finanziario a vari gruppi per i diritti civili dei neri e la relazione con l'attivista afroamericano Hakim Jamal – è stata di recente raccontata in un film diretto da Benedict Andrews, Seberg - Nel mirino, dove l'attrice è interpretata da Kristen Stewart
(AP Photo/Raoul Fornezza)