Più di cento persone sono morte in seguito a una frana in una miniera di giada in Myanmar

Hpakant, nello stato di Kachin, in Myamar (Google Maps)
Hpakant, nello stato di Kachin, in Myamar (Google Maps)

Il 2 luglio più di cento persone sono morte in una miniera di giada a causa di una frana nel nord del Myanmar, nell’area di Hpakant, nello stato di Kachin, al confine con la Cina. I vigili del fuoco locali hanno detto che almeno 113 corpi sono stati recuperati dopo che un’ondata di fango, dovuta alle forti piogge, ha investito la miniera. Il numero dei morti potrebbe però presto salire, dato che molti altri minatori sono ancora intrappolati nella miniera e non si sa in che condizioni siano.

Il Myanmar è il più grande fornitore di giada al mondo, ma nelle sue miniere sono frequenti gli incidenti mortali e la sicurezza sul lavoro è scarsamente rispettata, nonostante lo scorso anno sia stata approvata una legge più stringente rispetto al passato, ma che secondo i sindacati non viene rispettata per la mancanza di controlli. Hpakant è il più grande sito al mondo per l’estrazione di giada, il cui commercio vale per il Myanmar 30 miliardi di dollari (26,5 miliardi di euro) all’anno.