L’udienza per decidere se Patrick Zaky deve rimanere in carcere è stata rinviata per la sesta volta

 ANSA/US AMNESTY
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L’udienza che avrebbe dovuto stabilire se Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell’università di Bologna detenuto al Cairo con l’accusa di propaganda sovversiva, dovrà rimanere in carcere è stata rinviata, per la sesta volta, di una settimana. La notizia del rinvio è stata riferita all’ANSA da uno degli avvocati di Zaky, Hoda Nasrallah. Un altro legale del 27enne, Walid Hassan, ha spiegato che questo rinvio, come i precedenti, è dovuto all’emergenza da coronavirus.

Zaky è iscritto al master internazionale in Studi di genere all’Alma Mater studiorum di Bologna, ed è in carcere dal 7 febbraio. Tornato in Egitto per una visita ai parenti era stato subito arrestato, con accuse molto deboli che in Egitto vengono spesso riservate ai critici del governo.

«Comprendiamo che l’attuale situazione di emergenza presenti reali difficoltà per le procedure normali, ma quello che non capiamo e non accettiamo è che questo avvenga a scapito della legalità della detenzione delle persone e della loro sicurezza», scrivono gli attivisti della rete Patrick Libero su Facebook.