Un gruppo radicale islamista ha ucciso 52 persone in Mozambico

Muidumbe
(Google Maps)
Muidumbe (Google Maps)

Il 7 aprile un’organizzazione radicale islamista del Mozambico ha ucciso 52 persone che si erano rifiutate di arruolarsi nel gruppo. La notizia è stata data martedì dalla polizia locale. La strage è avvenuta nel paesino di Xitaxi, nel distretto settentrionale di Muidumbe.

Nelle ultime settimane diversi gruppi armati di miliziani hanno intensificato gli attacchi nel tentativo di stabilire un califfato islamista nella regione, ricca di petrolio: hanno occupato edifici governativi e bloccato strade in tutta la provincia di Cabo Delgado, la più settentrionale del paese e una delle più colpite dagli attentati islamisti. Negli ultimi due anni a causa di attacchi di questo tipo sono morte almeno 900 persone, secondo l’ong Armed Conflict Location & Event Data Project (Acled).

La maggior parte degli attentati è stata rivendicata dal gruppo noto internazionalmente come Islamic State’s Central Africa Province (ISCAP, Provincia dell’Africa centrale dello Stato Islamico) e localmente come Al Shabaab (da non confondere con l’omonima organizzazione terroristica che opera in Somalia). Il primo attentato risale al 2017, l’anno seguente il gruppo divenne affiliato dello Stato Islamico (ISIS).