Il cardinale Philippe Barbarin, condannato in primo grado per non aver denunciato gli abusi di un ex prete, è stato assolto in appello

Philippe Barbarin in Vaticano nel marzo 2013 (Christopher Furlong/Getty Images)
Philippe Barbarin in Vaticano nel marzo 2013 (Christopher Furlong/Getty Images)

Il cardinale e arcivescovo di Lione Philippe Barbarin – che nel marzo del 2019 era stato condannato a sei mesi di carcere per non aver denunciato gli abusi sessuali commessi da un ex prete – è stato assolto in appello. La Corte ha confermato che il cardinale era a conoscenza dei fatti, ma ha anche stabilito che il reato di omessa denuncia è caduto in prescrizione, a differenza di quanto sostenuto invece in primo grado.

Dopo la prima condanna, Barbarin – che si era dichiarato innocente – aveva presentato le sue dimissioni a Papa Francesco che le aveva rifiutate, preferendo rinviare la decisione in attesa della sentenza della Corte d’appello. Oggi, dopo l’assoluzione, l’arcivescovo ha annunciato che ripresenterà comunque le sue dimissioni. Il direttore della sala stampa vaticana ha fatto sapere che il Papa «continua a seguire da vicino lo svolgimento di queste dolorose vicende» e che «comunicherà la propria decisione a tempo debito».