Il comune di Mezzojuso, in Sicilia, è stato sciolto per infiltrazioni mafiose

Il sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, in un fermo immagine tratto dalla trasmissione di La7 "Non Ë l'Arena" 
(ANSA)
Il sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, in un fermo immagine tratto dalla trasmissione di La7 "Non Ë l'Arena" (ANSA)

Il Consiglio dei ministri, su proposta della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ha disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Mezzojuso, in provincia di Palermo, per il rischio di infiltrazioni mafiose. ANSA scrive che la decisione è stata presa dopo «accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali». L’amministrazione del comune è stata affidata a un commissario straordinario fino a nuove elezioni.

Del comune di Mezzojuso si era parlato molto nei mesi scorsi per via del programma di La7 Non è l’Arena, che aveva dato ampio spazio alla storia delle sorelle Irene, Ina e Anna Napoli che avevano raccontato di essere state ripetutamente vittime di intimidazioni mafiose nella loro azienda agricola.