È stata archiviata l’inchiesta della procura di Milano sull’ex giudice Francesco Bellomo, accusato di stalking e violenza privata su 4 studentesse: rimane indagato a Bari

(ANSA/RAITV.IT)
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È stata archiviata l’inchiesta della procura di Milano sull’ex consigliere di stato Francesco Bellomo, che era accusato di stalking e violenza privata ai danni di quattro studentesse della scuola di preparazione alla magistratura “Diritto e scienza”, e il cui caso era diventato molto famoso alla fine del 2017. Bellomo rimane però indagato dalla procura di Bari con le accuse di maltrattamenti, estorsione aggravata, minacce e calunnia ai danni di studentesse della sede locale della scuola. A luglio, per Bellomo erano stati disposti gli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta di Bari, poi revocati una ventina di giorni dopo.

Il gip milanese Guido Salvini ha stabilito che sebbene «molte delle richieste rivolte alle borsiste appaiano inconferenti con quelli che sono i normali caratteri di un rapporto di collaborazione accademica e siano state sovente avanzate con insistenza attraverso telefonate in tarda serata e invio di e-mail, non può ritenersi che le stesse valgano ad integrare una condotta abituale di molestia e minaccia». Il gip ha parlato di «reciprocità» delle relazioni tra Bellomo e le studentesse, pur rilevando che il comportamento del giudice fu «decisamente poco consono ad un corso per la preparazione dell’esame di magistratura», ma non «è di rilievo penale».

Le conclusioni del gip si limitano ai casi presi in esame dalla procura di Milano, ma ne avvennero altri a Bari e Piacenza. La storia di Bellomo aveva ricevuto molte attenzioni quando diverse studentesse avevano raccontato ai giornali che l’ex giudice aveva fatto firmare loro un contratto che, tra le altre cose, prevedeva un dress code che includeva tacchi alti e gonna corta, penali in caso di matrimonio, e la sua approvazione in caso di fidanzamento. Altre studentesse avevano raccontato di aver subito molestie e persecuzioni.