Per la prima volta nella storia alcuni semi sono germogliati sulla Luna, grazie alla missione lunare cinese Chang’e-4, che ha raggiunto con i suoi robot il lato nascosto della Luna lo scorso 3 gennaio. L’Agenzia spaziale cinese confida di riuscire a far crescere alcune piantine di cotone, nell’ambito di un esperimento per ricreare un piccolo ecosistema autosufficiente su un corpo celeste diverso dalla Terra. I test potrebbero fornire nuovi dati su come far crescere le piante nello Spazio, in vista di missioni di lunga durata con astronauti sulla Luna e su Marte. Esperimenti simili sono condotti regolarmente sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita intorno alla Terra, mentre non erano mai stati realizzati sul nostro satellite naturale.
I ricercatori, che hanno sperimentato il sistema sulla Terra, confidano che le piantine emettano ossigeno man mano che crescono, creando un piccolo ecosistema in grado di autosostenersi. Inizialmente il progetto prevedeva di inviare sulla Luna alcuni bachi della seta, ma in un secondo momento i ricercatori hanno cambiato idea e hanno scelto i moscerini della frutta. Non è chiaro il motivo del cambiamento, ma è probabile che abbiano ritenuto i moscerini più adatti e resistenti per il loro piccolo ecosistema.
Martedì 15 gennaio i media cinesi controllati dal governo hanno dato la notizia della comparsa dei primi germogli di cotone. Un’immagine, ricavata da una telecamera che riprende il recipiente, mostra il terriccio con alcune escrescenze che sembrano essere i germogli. È però difficile prevedere quanto potranno resistere e se si svilupperanno portando alla formazione delle piantine vere e proprie.
Nel 2013 la NASA aveva annunciato un proprio progetto per trasportare semi sulla Luna e farli crescere, in un ambiente controllato. Il piano non è stato mai realizzato e le stesse attività lunari della NASA continuano a essere limitate, anche se negli ultimi mesi si è tornati a parlare di un grande piano per costruire una stazione orbitale intorno alla Luna, in vista della costruzione di una base lunare vera e propria.
Sulla ISS, il più grande laboratorio mai costruito dall’umanità in orbita, vengono spesso condotti esperimenti per far crescere piante di vario tipo in condizioni di assenza di peso. La possibilità di produrre cibo nello Spazio è ritenuta essenziale per poter organizzare missioni di lunga durata, soprattutto se queste richiederanno la permanenza degli astronauti su pianeti diversi dal nostro, come Marte.
Chang’e-4 è la prima missione spaziale ad avere effettuato un atterraggio controllato sulla faccia nascosta della Luna. Il robot che ha compiuto l’atterraggio è stazionario, quindi resta sempre nella stessa posizione, ma nei giorni seguenti al suo arrivo ha rilasciato sulla superficie lunare un rover, un piccolo robot che si può muovere per esplorare i dintorni. La missione prevede lo studio della composizione della Luna, la sua storia e la sperimentazione di sistemi per rendere sostenibile la vita là sopra, a una distanza media di oltre 380mila chilometri da noi.
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