Ian Buruma si è dimesso dalla direzione della New York Review of Books

La copertina del nuovo numero della New York Review of Books
La copertina del nuovo numero della New York Review of Books

Lo scrittore e giornalista anglo-olandese Ian Buruma si è dimesso da direttore della prestigiosa rivista letteraria New York Review of Books dopo 16 mesi in seguito alle proteste seguite alla pubblicazione di un saggio considerato critico verso #MeToo, il movimento degli ultimi mesi con cui le donne hanno denunciato le molestie e gli abusi subiti nel tempo. Buruma è il terzo direttore della rivista dalla sua fondazione, nel 1963, dopo Robert Silvers e Barbara Epstein.

Il saggio si intitola Reflections from a Hashtag, verrà pubblicato sul numero che uscirà l’11 ottobre ed è stato scritto dall’ex conduttore radiofonico canadese Jian Ghomeshi, accusato da 21 donne di comportamenti sessuali inappropriati per averle prese a pugni, morse, picchiate e quasi soffocate; venne processato per aggressione sessuale e poi assolto nel 2016. Nel saggio Ghomeshi si difende dalle accuse definendole “inaccurate” e lamentandosi di essere stato vittima di “umiliazione di massa”. Il saggio ha provocato molte proteste, accresciute dalla difesa che ne ha fatto Buruma in un’intervista su Slate in cui ha difeso il #MeToo per aver denunciato gli abusi degli uomini potenti ma lo ha criticato per il clima di denuncia generale che ha provocato. Buruma ha anche spiegato che l’articolo voleva affrontare il tema della riabilitazione di chi aveva tenuto comportamenti gravi e scorretti pur non infrangendo la legge.