Nel caso della nomina di Martin Selmayr la Commissione Europea ha agito al limite della legge, dice un’indagine interna della UE

Martin Selmayr (AP Photo/Virginia Mayo)
Martin Selmayr (AP Photo/Virginia Mayo)

Dopo cinque mesi di indagini, la mediatrice europea Emily O’Reilly ha diffuso un rapporto riguardante una delle storie di cui si è più parlato di recente nell’Unione Europea: la fulminea nomina dell’avvocato tedesco Martin Selmayr a segretario della Commissione Europea, cioè l’incarico non politico più importante di tutta la UE. Del caso si era discusso molto nei primi mesi del 2018 perché la nomina di Selmayr, personaggio noto e potente negli ambienti europei, era arrivata con un’oscura e intricata manovra la cui regolarità era stata messa ampiamente in discussione (l’intera storia è raccontata qui). Nel suo rapporto, O’Reilly dice che la Commissione ha operato «al limite della legge» e ha compiuto quattro atti di «mala amministrazione», e che Selmayr non era qualificato per quell’incarico. Nonostante le conclusioni di O’Reilly, Selmayr rimarrà comunque al suo posto.