È morto uno dei soccorritori dei ragazzini thailandesi intrappolati nella grotta

Un ex ufficiale della marina thailandese è annegato nel tragitto di ritorno dopo aver portato alcune bombole di aria nella grotta

(AP Photo/Sakchai Lalit)
(AP Photo/Sakchai Lalit)

Uno dei soccorritori dei ragazzini thailandesi intrappolati da giorni nella grotta di Tham Luan Nang No, nel nord della Thailandia, è annegato nel tragitto di ritorno dopo aver portato alcune bombole d’aria all’interno della grotta. L’uomo si chiamava Saman Gunan ed era uno dei sommozzatori impegnati nelle operazioni di soccorso. Aveva lasciato la marina thailandese tempo fa, ma era tornato per aiutare i suoi ex colleghi a soccorrere i ragazzini. «Il suo compito era quello di portare ossigeno. Lui non ne aveva abbastanza per sé durante il tragitto di ritorno», ha spiegato un funzionario thailandese a BBC. Si stima che nelle operazioni di soccorso siano coinvolte circa mille persone.

I soccorsi stanno proseguendo in queste ore, e sono allo studio varie ipotesi su come estrarre i ragazzini. C’è comunque molta incertezza su quando possa essere effettuata l’estrazione. Se da un lato bisogna evitare le piogge imminenti, il governatore della provincia di Chiang Rai Narongsak Osatanakorn ha detto che non si procederà finché tutti non avranno imparato a immergersi, perché diversamente sarebbe troppo rischioso. Per aiutarli a superare il trauma, i soccorritori stanno cercando di attrezzare un collegamento telefonico per permettere loro di parlare con i genitori.

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