Il Chelsea ha sospeso i progetti di costruzione del suo nuovo stadio a Londra

(Catherine Ivill/Getty Images)
(Catherine Ivill/Getty Images)

La dirigenza della squadra di calcio inglese del Chelsea ha comunicato di aver sospeso tutte le procedure per la costruzione del nuovo Stamford Bridge, lo stadio di Londra che dal 1905 ospita le partite della squadra. Nel breve comunicato pubblicato oggi sul suo sito ufficiale, la dirigenza ha scritto che non ci saranno ulteriori progetti di pianificazione e che non ha in previsione la riconsiderazione della sospensione. La decisione — si legge sempre nel comunicato — è stata presa “a causa del clima sfavorevole agli investimenti”.

Il nuovo stadio avrebbe dovuto sostituire l’attuale Stamford Bridge con una capienza di sessantamila posti, circa ventimila in più di quelli attuali, e il progetto prevedeva anche un accesso diretto alla stazione della metropolitana Fulham Broadway. Recentemente il Chelsea aveva subito dei rallentamenti nelle procedure preliminari dovuti ad alcuni contrasti con i proprietari delle abitazioni confinanti.

La sospensione della pianificazione potrebbe riguardare anche il mancato rilascio del visto al suo proprietario, l’oligarca russo Roman Abramovich, che vive da tempo a Londra ed era stato costretto a tornare in Russia alla scadenza del suo precedente permesso. Dopo diverse settimane dalla richiesta di un nuovo visto non aveva ricevuto nessuna risposta, e lunedì scorso ha ottenuto infine la cittadinanza israeliana.