Gli exit poll del referendum irlandese sull’aborto dicono che ha vinto il Sì

I risultati si sapranno nel pomeriggio, ma sembra che l'opzione per abrogare il divieto di interrompere una gravidanza abbia stravinto

(Charles McQuillan/Getty Images)
(Charles McQuillan/Getty Images)

Gli exit poll sul referendum irlandese sull’aborto dicono che hanno vinto con grande vantaggio i Sì, cioè i voti a favore dell’abrogazione dell’articolo 40.3.3 della Costituzione (conosciuto come l’ottavo emendamento) e della sua sostituzione con un nuovo articolo che permetta al parlamento irlandese di legiferare sulla questione. Secondo tutti i principali exit poll, i Sì (a favore dell’abrogazione della legge attuale e dell’introduzione di un nuovo articolo) hanno vinto con grande distacco: secondo l’exit poll dell’Irish Times, considerato uno dei più affidabili, i Sì sono stati il 68 per cento. In mattinata il comitato che sosteneva il No ha diffuso un comunicato che lascia intendere la sconfitta.

I seggi del referendum sono stati aperti fino alle 22 di venerdì 25 maggio. Lo spoglio dei voti inizierà oggi alle 9 ora irlandese (le dieci italiane) e i risultati – su cui ci sono comunque pochissimi dubbi – sono attesi in mattinata.

L’ottavo emendamento della Costituzione irlandese equipara, nella sua attuale formulazione, il “diritto alla vita del nascituro” al “diritto alla vita della madre”. In Irlanda – un paese in cui la religione cattolica è molto influente e radicata e in cui il divieto di abortire è addirittura scritto nella Costituzione – l’interruzione di gravidanza è di fatto illegale in quasi tutte le circostanze, tranne nel caso in cui sia a rischio la vita della donna. Al momento non è consentita in caso di stupro o incesto e nemmeno quando c’è una grave anomalia fetale.

Il referendum sull’aborto in Irlanda