Le nuove regole per evitare altri guai agli Oscar

Cosa è stato deciso per evitare che anche quest'anno, come nel 2017, qualcuno annunci il vincitore sbagliato

(Kevin Winter/Getty Images)
(Kevin Winter/Getty Images)

PwC, la società prima nota come PricewaterhouseCoopers, ha comunicato le nuove regole che userà per custodire e consegnare a chi di dovere le buste con i nomi dei vincitori dei premi Oscar alla cerimonia del prossimo 4 marzo. Le nuove regole serviranno a evitare che succeda qualcosa di simile a quanto successo un anno fa, quando per il premio più importante, l’Oscar per il Miglior film, era stato inizialmente chiamato il film sbagliato – La La Land – prima che qualcuno si accorgesse dell’errore e il premio venisse dato, come era giusto, a Moonlight.

Le nuove regole sono state comunicate da Tim Ryan, presidente della divisione statunitense di PwC. Prevedono nuove forme di controllo e verifica dei nomi dei vincitori e alcune nuove regole per i dipendenti di PwC che custodiranno le buste durante la cerimonia, tra cui il divieto di usare gli smartphone. Come era prevedibile, PwC ha anche scelto di cambiare le persone selezionate per questo incarico rispetto all’anno scorso. Per capire il senso delle nuove regole, però, è il caso di ripassare velocemente cosa è successo un anno fa, e perché.

PwC è una società che offre servizi professionali di revisione di bilancio e consulenza legale e fiscale, e tra le altre cose si occupa di raccogliere, certificare ed elaborare i voti per l’assegnazione dei premi Oscar. È grande, famosa e fa cose molto importanti per aziende molto grandi. Il servizio che fornisce da più di 80 anni per gli Oscar non è il più significativo tra i suoi affari ma è di certo quello per cui ottiene più visibilità e notorietà.

Alla notte degli Oscar dell’anno scorso c’erano due dipendenti di PwC, Brian Cullinan e Martha Ruiz. Era il loro terzo anno di fila agli Oscar. Qualche giorno prima avevano dato interviste per spiegare il loro lavoro; poco prima dell’evento erano sul red carpet insieme agli attori. Erano le uniche due persone che sapevano in anticipo chi sarebbe stato annunciato come vincitore: i due avevano infatti tutte le buste con i nomi dei vincitori degli Oscar in due valigette (una a testa) e, per sicurezza, avevano imparato tutti i nomi dei vincitori a memoria. Durante la cerimonia Cullinan e Ruiz erano uno a sinistra e uno a destra del palco, con le loro valigette. Prima che l’ospite salisse sul palco per annunciare il vincitore, gli davano la busta con sopra il nome del vincitore. Se l’ospite saliva da un lato gliela dava Ruiz, se saliva dall’altro gliela dava Cullinan.

All’ultimo e più importante premio, quello per il miglior film, l’anno scorso Cullinan aveva dato agli ospiti che dovevano annunciare il vincitore la busta sbagliata. Aveva consegnato loro la busta per la Miglior attrice, Emma Stone per La La Land: solo che Stone era già stata premiata, con il suo nome letto da una busta custodita e consegnata da Ruiz, che stava dall’altra parte del palco. Warren Beatty e Faye Dunaway, i due che dovevano annunciare il film vincitore, avevano visto scritto La La Land (in quanto film in cui aveva recitato Stone) e quindi avevano annunciato la vittoria di La La Land. Gli attori, i produttori e il regista di La La Land erano saliti sul palco e avevano iniziato a festeggiare e ringraziare. Poi qualcun altro si era accorto dell’errore e lo aveva spiegato con imbarazzo, invitando quindi sul palco attori, produttori e regista di Moonlight.

La colpa principale dell’errore era stata di Cullinan, ma anche Ruiz aveva sbagliato: e dopo essersi accorti dell’errore, nessuno dei due aveva seguito i protocolli previsti da PwC. I due si erano cercati dietro il palco per capire cosa fare e cosa dire a chi di dovere, prolungando così l’indecisione e aumentando la confusione. Le cause dell’errore di Cullinan non sono chiare ma sono state fatte delle ipotesi. Molti hanno scritto che era distratto, perché poco prima di dare la busta sbagliata aveva pubblicato su Twitter una foto scattata dietro le quinte a Emma Stone. Quel tweet, e molti altri pubblicati da Cullinan durante la notte degli Oscar, erano stati poi cancellati. Poco prima della cerimonia Cullinan aveva detto di essere molto tranquillo, perché ormai lui e Ruiz «avevano fatto la cosa già un po’ di volte, ed erano molto preparati».

Le nuove regole, quindi

Cullinan e Ruiz lavorano ancora per PwC ma non saranno agli Oscar. Al loro posto ci saranno Rick Rosas, che lavora da molto tempo per PwC e si è occupato delle buste degli Oscar per 14 edizioni, e Kimberly Bourdon. Tim Ryan, il presidente statunitense di PwC, ha detto che quest’anno seguirà direttamente i preparativi per gli Oscar. In più, durante la cerimonia di premiazione ci sarà un terzo dipendente di PwC che avrà anche lui la sua valigetta, che imparerà tutti i nomi dei vincitori e starà seduto nella stanza di regia. Tutti e tre parteciperanno alle prove della cerimonia e sono stati istruiti su cosa fare in caso di altro errore. Sarà poi vietato – per tutta la serata, per tutti e tre – l’uso degli smartphone. A chi dovrà leggere dal palco i nomi dei vincitori sarà poi chiesto, quando riceverà la busta da uno dei due dipendenti di PwC, di confermare di aver ricevuto quella giusta.

Dawn Hudson, amministratrice delegata dell’Academy, ha spiegato che la collaborazione con PwC è stata mantenuta perché va avanti da decenni anche su altre materie, per esempio la consulenza in materia fiscale, e quello dell’anno scorso fu un errore umano, «anche se un errore umano molto grande, e molto pubblico». Ryan invece ha raccontato di aver chiesto scusa a tutte le persone coinvolte dal guaio dell’anno scorso e ha detto: «Una delle cose per cui più mi dispiaccio è che dopo tutto il lavoro fatto – non solo l’anno scorso, ma per 83 anni – per la precisione, la discrezione e l’integrità di tutto il processo, abbiamo semplicemente sbagliato a consegnare una busta».