È bruciato un capannone dismesso in provincia di Pavia, il fumo potrebbe essere tossico

Era in disuso da tempo e non si sa cosa conservasse, forse plastica, pneumatici e materiale di scarto

I vigili al alvoro a Corteolona e Genzone, 03 gennaio 2018
(Arpa Lombardia)
I vigili al alvoro a Corteolona e Genzone, 03 gennaio 2018 (Arpa Lombardia)

Mercoledì verso le 19:30 un capannone di circa 2.000 metri quadrati ha preso fuoco a Corteolona e Genzone, lungo la strada provinciale 31, in provincia di Pavia. Circa cento persone sono state allontanate dalle loro case a causa di un’alta colonna di fumo nero che si è diffusa in gran parte della Bassa pavese, e che il vento spinge ora verso il lodigiano. Il capannone è in disuso da tempo ma alcune persone che abitano nella zona hanno detto di aver visto spesso, negli ultimi mesi, camion che entravano e uscivano scaricando materiale. La densità del fumo fa temere che la nube sia tossica: non si sa cosa stia bruciando ma secondo i vigili del fuoco potrebbe trattarsi di plastica, pneumatici e altro materiale di scarto; i sindaci di Corteolona e Genzone e di Inverno e Monteleone hanno invitato gli abitanti a non uscire di casa, non aprire le finestre e non mangiare prodotti dell’orto.

Intanto l’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) ha posizionato nella zona un macchinario per monitorare l’inquinamento dell’aria e rilevare eventuali diossine, sostanze altamente tossiche e cancerogene, mentre la prefettura di Pavia ha invitato le persone a farsi visitare da un medico alle prime eventuali infiammazioni respiratorie. Nella notte i sindaci della zona hanno incontrato a Corteolona gli enti ambientali e della Protezione civile; per ora non sono stati trovati i documenti relativi al capannone e al suo contenuto. È stata aperta un’indagine per capire la dinamica e le ragioni dell’incendio, che potrebbe essere anche doloso.