Donne tappezzeria

La relazione oppressiva, ossessiva o rassicurante delle donne con la vita domestica, raccontata nelle foto di Patty Carroll

Accessoriesy
© Patty Carroll, Anonymous Women, pubblicato da Daylight Books
Accessoriesy © Patty Carroll, Anonymous Women, pubblicato da Daylight Books

Dal 2003 Patty Carroll fotografa donne nascoste da tende, coperte, tappeti e altri oggetti di arredamento per raccontare il rapporto complicato e spesso conflittuale tra le donne e la vita domestica: sono state ora raccolte in un libro, Anonymous Women, pubblicato da Daylight Books.

Carroll ebbe l’idea del progetto nel 2003, quando dopo anni passati in Regno Unito si era trasferita negli Stati Uniti e si era messa ad arredare la sua nuova casa, gironzolando spesso in mercatini delle pulci e di antiquariato e finendo per pensare a lungo al legame tra le donne e la loro casa, «al tempo stesso un luogo di ritiro e potere», che permette da un lato di esprimersi al meglio e in maniera incontrastata – dalle casalinghe occidentali degli anni Cinquanta alle donne contemporanee di molte altre culture e religioni – e dall’altro che si trasforma spesso in una gabbia, annullando la personalità.

Il progetto, oltre che un omaggio a un’epoca passata, vuole raccontare questi atteggiamenti vari e contrastanti delle donne di tutto il mondo verso l’ambiente domestico: «l’ossessione per la cura della casa e la casa vissuta come luogo sicuro e di potere o come luogo oppressivo, che finisce per definire l’identità personale solo nello svolgimento delle faccende domestiche». Carroll ha spiegato che il suo lavoro è stato influenzato dalle sue esperienze personali: ha studiato in una scuola cattolica gestita da suore (che con i loro abiti uguali hanno ispirato il concetto della perdita dell’identità dietro i vari tendaggi) ed è cresciuta negli anni Cinquanta, quando il posto della donna era la casa e l’ambiente domestico veniva idealizzato come il luogo della perfezione.

Queste donne, tutte col volto nascosto, hanno comunque «una loro personalità, alcune si mostrano di più, altre si nascondono davvero, alcune sono preoccupate, spaventate, altre invece hanno un’aria di sfida». Anche se invisibili e confuse con la tappezzeria, la bellezza dei tessuti e i colori vibranti degli oggetti che nascondono le donne fotografate dicono qualcosa della loro personalità, della loro creatività e dell’energia con cui governano ed esprimono sé stesse nell’arredamento e nelle faccende domestiche.