Zodiac – Scena della cantina Robert Graysmith, vignettista che sta indagando sul caso del serial killer Zodiac, si è convinto che il killer potrebbe essere un proiezionista di film muti, Rick Marshall, e cercando informazioni su di lui si è rivolto a Bob Vaughn, un collega di Marshall, che suona l’organo durante le proiezioni. Graysmith pensa che alcuni manifesti pubblicitari delle proiezioni abbiano la stessa grafia di Zodiac, e chiede a Vaughn se sia stato Marshall a disegnarli. Vaughn gli dice che è stato lui a disegnarli, non Marshall, e invita Graysmith a seguirlo in cantina dove può mostrargli altro e dargli altre informazioni utili per il caso (nelle lettere di Zodiac, si faceva riferimento al fatto che vivesse in una cantina, molto rara nelle case californiane). Graysmith lo segue, e chiaramente sta pensando che Vaughn sia l’assassino. Anche lo spettatore ne è convinto insieme a lui. Non succede: non c’era niente di minaccioso nella cantina di Vaughn. L’aspetto straordinario della scena è il modo in cui mostra quanto Graysmith sia diventato paranoico e irrazionale durante le indagini: il film è costruito su falsi allarmi, sospetti infondati e vicoli ciechi. Questa scena rappresenta efficacemente questo tipo di narrazione.

Le sette scene più spaventose del cinema

CineFix è un gruppo di filmmaker, sceneggiatori, registi e animatori. Nel loro ultimo video hanno selezionato le sette scene più spaventose della storia del cinema, dalla testa ruotata della bambina dell'"Esorcista" a quelle scene in cui sembra non succedere niente, e poi invece. Ovviamente il video e le immagini contengono spoiler.

CineFix è un gruppo di filmmaker, sceneggiatori, registi e animatori. Nel loro ultimo video hanno selezionato le sette scene più spaventose della storia del cinema, dalla testa ruotata della bambina dell'”Esorcista” a quelle scene in cui sembra non succedere niente, e poi invece.
Ovviamente il video e le immagini contengono spoiler.

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