Le fotografie di Daido Moriyama a Milano

Raccontano il Giappone degli anni Settanta e Ottanta: strade, vicoli, night club, ragazze nude ritratte in modo sfocato, sgranato, e con colori pop

L'allestimento della mostra
(Galleria Carla Sozzani)
L'allestimento della mostra (Galleria Carla Sozzani)

Fino al 31 gennaio la Galleria Carla Sozzani a Milano ospita la mostra “Daido Moriyama in Color”, a cura di Filippo Maggia e dedicata al fotografo giapponese Daido Moriyama, famoso per aver raccontato con le sue immagini sgranate, sovraesposte, sfocate, spesso in bianco e nero, la rottura dei valori tradizionali nel Giappone degli anni Sessanta e Settanta. La mostra espone 130 fotografie inedite in Italia: sono tutte a colori, scattate tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, riflettono i temi e le tecniche per cui Moriyama è più conosciuto. È accompagnata da un volume di oltre 250 fotografie edito da Skira e curato sempre da Maggia. La mostra – che è gratuita – è realizzata in collaborazione con Fondazione Fotografia Modena, dove si sposterà dal 6 marzo all’8 maggio.

Il pensiero e l’opera di Moriyama – nato nel 1938 a Ikeda-cho nella prefettura di Osaka – furono molto influenzati dalla cultura beat americana, dal libro Sulla Strada di Jack Kerouac e dalle proteste giovanili di quegli anni, che cercò di documentare e riflettere nel suo lavoro. Le sue fotografie mostrano le strade e i vicoli vivaci e a volte poco raccomandabili di Tokyo, la vita quotidiana e i nightclub, e adolescenti nude ritratte con colori pop e pose provocanti e delicate allo stesso tempo.

Tra i lavori per cui Moriyama è più famoso c’è Eros, pubblicato nel 1969 sulla rivista giapponese Provoke, che racconta una notte trascorsa con un’amante in una stanza d’albergo, e poi la serie ambientata in un drugstore di Aoyama durante le proteste giovanili dell’epoca. Nel 1968 uscì il suo primo importante volume di fotografia: Japan: A Photo Theater, seguito da Farewell Photography, che raccoglie i suoi scatti più innovativi e di rottura, e Hunter, che esprime la sua concezione della fotografia, un viaggio solitario a caccia di immagini. Nel 2004 viene pubblicato Memories of a Dog, una sua raccolta di testi sulla fotografia e successivamente la sua opera completa in quattro volumi. Daido Moriyama ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo. Fra questi ci sono la Tate Modern di Londra, il MoMA di San Francisco, il Metropolitan Museum di New York, e la Fondation Cartier di Parigi.