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Con “Wasted Love”, la canzone presentata da JJ: Israele è arrivato secondo, l'Italia quinta

L’Austria ha vinto l’Eurovision Song Contest

“Eddington”, presentato ieri a Cannes tra scarsi entusiasmi, racconta un periodo che raramente è apparso nel cinema

Il film sulla pandemia di Ari Aster

I Sauwestari sono diventati famosi localmente e non solo con un genere insolito nell'Artico, e una volta hanno rotto Spotify

La band che va forte adesso in Groenlandia fa reggae

Con il nuovo film di Ari Aster incentrato sulla pandemia, l'esordio alla regia di Kristen Stewart e il documentario su Bono

Le foto di venerdì a Cannes

È quella di Casandra Ventura, ex compagna del rapper statunitense accusato di abusi sessuali e tratta di esseri umani



Una testimonianza centrale nel processo contro Sean “Diddy” Combs

In questi giorni è a Cannes con “Mission Impossible”, dopo circa vent'anni dal caso Scientology e da quella bizzarra intervista

La riabilitazione di Tom Cruise

Si è visto poco perché l'ente organizzatore della competizione non le ha trasmesse, ma urla, fischi ed esibizioni di bandiere ci sono stati

Un altro anno di proteste contro Israele all’Eurovision

Con Andie MacDowell, Diane Kruger e quelli di "Sirât" e "Dossier 137", i due film in concorso presentati ieri 

Le foto di giovedì a Cannes

Una strana cannuccia e un modo di trattenere il respiro sembrano i più promettenti, ma abbiamo ancora molto da imparare

La ricerca di un rimedio contro il singhiozzo

A quattro ore dalla morte dei 32 animali, i ricercatori sono riusciti a riattivare alcune attività cellulari, un risultato senza precedenti con grandi implicazioni etiche

L’esperimento che ha riportato in vita i cervelli di alcuni maiali morti

Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati

Perché ci mettiamo le dita nel naso?

<p>La sera del 22 dicembre del 1965, cinquant’anni fa, al Capitol Theater di New York venne proiettato per la prima volta <em>Il dottor Živago</em>, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Boris Pasternak. Alla prima del film c&#8217;era neve artificiale, vegetazione e ambientazioni che ricordavano la Russia; e c&#8217;erano <a href="https://www.ilpost.it/2015/07/10/omar-sharif-morto/">Omar Sharif</a> e Julie Christie, che interpretavano il medico e l&#8217;infermiera. Il film vinse poi cinque Golden Globes e cinque Oscar, fu uno dei maggiori successi della storia del cinema (solo a Roma restò in programmazione per 600 giorni) e la sua musica principale – il &#8220;Tema di Lara&#8221; – vinse un Grammy nel 1967 e vendette centinaia di migliaia di copie. In tre ore e diciassette minuti, il film di David Lean (già regista di <em>Lawrence d’Arabia</em> e <em>Oliver Twist</em>) raccontava la Russia della Prima guerra mondiale, la Rivoluzione del 1917, le trasformazioni sociali e, soprattutto, un amore impossibile.</p>

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<p>Il film è costruito intorno a una serie di incontri casuali e lontani nel tempo – segnati dalla storia della Russia dal 1914 agli anni Trenta – tra Jurij Andrèevič Živago (Omar Sharif) e Lara (Julie Christie), ma non solo: nel film si ritrovano un po&#8217; tutti. Jurij è un giovane laureato in medicina, con la passione della scrittura, che dopo la morte della madre è stato cresciuto da un uomo molto ricco, Aleksandr Gromeko; Lara invece è figlia di una donna ambiziosa e mantenuta da Viktor Komarovskij, un uomo cinico che approfitterà di lei. Lara, durante la notte di Natale, decide quindi di uccidere Komarovskij con una pistola di proprietà di Paša Antipov, un amico rivoluzionario, coraggioso e da sempre innamorato di lei. Il tentativo fallisce, Komarovskij viene ferito e concede a Lara di andarsene senza sporgere denuncia.</p>
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<p>Jurij e Lara, che si erano incontrati per la prima volta durante una visita medica, si ritrovano al fronte dopo l&#8217;inizio della Prima guerra mondiale. Jurij è però sposato con Tonja, figlia del suo benefattore (interpretata da <a href="https://www.ilpost.it/2014/07/31/geraldine-chaplin-70-anni/">Geraldine Chaplin</a>, famosa tra le altre cose per essere la prima figlia di Charlie Chaplin), mentre Lara è sposata con Paša che intanto si è arruolato. Al terzo anno di guerra, gli insuccessi al fronte, i più di sei milioni di morti e le condizioni di estrema povertà della popolazione russa provocano le prime diserzioni nell&#8217;esercito e le prime ribellioni in città. Poi, nell&#8217;ottobre del 1917, inizia la rivoluzione contro gli zar. Jurij e Lara si separano e si riincontrano più volte, mentre la Russia cambia profondamente: prima con l&#8217;arrivo al potere dei bolscevichi, poi con le battaglie contro l&#8217;Armata Bianca (i contro-rivoluzionari) e la guerra per l&#8217;indipendenza della Mongolia.</p>
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<p>La scena finale del film – in cui Jurij su un tram crede di aver visto Lara camminare per strada – è molto famosa ed è stata celebrata anche nel film di Nanni Moretti <em>Palombella Rossa</em>, dove una specie di coro da stadio grida quello che tutti pensiamo ogni volta che vediamo la scena-del-tram, alla fine del <em>Dottor Živago</em>.</p>
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<p>Il produttore del <em>Dottor Živago</em> fu Carlo Ponti (o meglio, il film fu finanziato dalla Metro Goldwyn Mayer dopo che il produttore italiano Carlo Ponti ne cedette i diritti) che propose al regista David Lean di scritturare sua moglie, Sophia Loren, per la parte di Lara. Lean si rifiutò. Agli Oscar il suo film – che venne girato per la maggior parte in un’area di oltre quarantamila metri quadrati nelle vicinanze dell&#8217;aeroporto di Madrid, Spagna – vinse i premi per la migliore sceneggiatura non originale (Robert Bolt), per la migliore fotografia (Freddie Young), per la migliore scenografia (John Box, Terence Marsh e Dario Simoni), per i migliori costumi (Phyllis Dalton) e per la miglior colonna sonora, quella di Maurice Jarre.</p>
<p>Il film non vinse i premi più prestigiosi e all&#8217;epoca non fu amato dalla critica, che lo accusò di aver ridotto il romanzo di Pasternak in una sdolcinata storia d&#8217;amore piena di stereotipi: ma diventò uno dei maggiori successi della storia del cinema mondiale, ancora oggi ai <a href="http://www.boxofficemojo.com/alltime/adjusted.htm">primi posti</a> negli elenchi dei film con i maggiori incassi di sempre.</p>

Cultura

boris pasternak

cinema

David Lean

film

il dottor zivago

Julie Christie

omar sharif

Geraldine Chaplin e Omar Sharif durante le riprese del film "Il dottor Zivago" a Madrid nel 1965. (Gianni Ferrari/Cover/Getty Images)

Geraldine Chaplin e Omar Sharif

<p>Omar Sharif e David Lean a Madrid, Spagna, 19 novembre 1964 (AP Photo)</p>


Dottor Živago

<p>Omar Sharif e Geraldine Chaplin durante le riprese (AP Photo/MGM)</p>


<p>Una scena del film, novembre 1965 (AP Photo/MGM)</p>


<p>Una scena del film, girato in Spagna, novembre 1965 (AP Photo/MGM)</p>


<p>Una scena del film, girato in Spagna, febbraio 1965 (AP Photo/MGM)</p>


<p>Geraldine Chaplin e Omar Sharif, marzo 1965 (AP Photo/MGM)</p>


<p>Geraldine Chaplin e Omar Sharif al Lancaster Hotel di Parigi, 11 novembre 1965 (AP Photo)</p>


<p>Omar Sharif in una scena del film, 1965 (AP Photo/Str) </p>


<p>Omar Sharif, novembre 1965 (AP Photo/MGM)</p>


<p>Omar Sharif con un Golden Globe (AP Photo/Harold P.Matosian, File )</p>


Cinquant'anni fa fu proiettato per la prima volta uno dei più grandi successi nella storia del cinema mondiale

“Il dottor Živago” per principianti

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