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  • Mercoledì 11 novembre 2015

Scegliere i libri da leggere è più divertente che leggerli

Il piacere di perdere tempo in liste ed elenchi, già ai tempi di Jane Austen

Una foto del 1936 di una bambina che legge stesa a terra, nella sua casa. 
(Fox Photos/Getty Images)
Una foto del 1936 di una bambina che legge stesa a terra, nella sua casa. (Fox Photos/Getty Images)

«Emma intende ampliare le sue letture da quando aveva dodici anni. Ho visto molti elenchi tracciati da lei in momenti diversi di libri che intendeva leggere con attenzione – ottimi elenchi, devo dire – molto ben scelti e ben ordinati – a volte in ordine alfabetico, a volte secondo un criterio diverso. L’elenco che ha tracciato quando aveva soltanto quattordici anni – ricordo di aver pensato che faceva tanto onore alla sua intelligenza, che l’ho custodito per qualche tempo; e immagino abbia preparato anche adesso un ottimo elenco. Ma ho rinunciato a aspettarmi letture regolari da Emma. Non si piegherà mai a qualcosa che richiede pazienza e applicazione, e la subordinazione della fantasia all’intelligenza».

Emma (1815) di Jane Austen, nella traduzione di Anna Luisa Zazo per Mondadori