Sabato 19 settembre, prima della partita fra Real Madrid e Granada, i giocatori del Real Madrid sono entrati in campo tenendo per mano ciascuno un bambino rifugiato. Cristiano Ronaldo, il Pallone d’Oro in carica e uno dei calciatori più forti di sempre, è entrato in campo accompagnato da Zaid Al Ghadab, il figlio del rifugiato siriano che era stato sgambettato da una cameraman ungherese nei dintorni di Roszke, in Ungheria.
Martedì 8 settembre Zaid e suo padre si trovarono in mezzo a degli scontri fra la polizia ungherese e un gruppo di migranti. Petra Laszlo fece uno sgambetto a Osama Abdel Muhsen Al Ghadab mentre scappava dagli scontri tenendo in braccio suo figlio Zaid: la scena fu ripresa in alcuni video e la loro storia è finita sui giornali di tutto il mondo. Meno di due settimane dopo, Osama e Zaid Al Ghadab sono stati accolti in Spagna: Osama ha trovato lavoro in un centro federale per allenatori di calcio – è un fisioterapista, in Siria collaborava con una squadra di calcio della Serie A siriana – mentre Zaid ha fatto un tour dello stadio Santiago Bernabeu assieme ad alcuni giocatori del Real Madrid.