Aggiornamento di domenica 8 marzo:sono quattro le persone arrestate dalla polizia russa nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Boris Nemtsov : oltre a Gubashev e Dadayev, la cui notizia dell’arresto è stata resa nota ieri, sono stati arrestati anche il fratello minore di Gubashev e una quarta persona non identificata.
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L’FSB, il servizio di sicurezza federale russo, ha annunciato che due persone sono state arrestate in relazione all’omicidio di Boris Nemtsov, l’oppositore politico ucciso a Mosca lo scorso 27 febbraio. La notizia è stata data dal capo dei servizi segreti russi, Alexander Bortnikov, che ha detto che il presidente Vladimir Putin è stato informato degli arresti. Le due persone arrestate si chiamano Anzor Gubashev e Zaur Dadayev.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale russa RIA Novosti, i due uomini sono originari del Caucaso. I giornali russi hanno scritto che Dadayev era un poliziotto della polizia cecena, e che Gubashec lavorava per una società privata di security a Mosca. Secondo l’agenzia russa Interfax, che dice di aver parlato con fonti vicine agli investigatori, i due uomini sono sospettati di essere gli autori dell’omicidio e sono stati identificati grazie a tracce lasciate nell’automobile usata per fuggire dopo l’omicidio.
Nemtsov è stato ucciso nella notte del 27 febbraio con quattro colpi di arma da fuoco mentre passeggiava su un ponte a poche centinaia di metri dalle mura del Cremlino, nel centro di Mosca. Nemtsov aveva 55 e alla fine degli anni Novanta era stato vice-primo ministro della Russia. Da quasi quindici anni non ricopriva più incarichi pubblici, ma era diventato un’importante figura dell’opposizione all’attuale presidente Vladimir Putin. Era considerato un liberale e un oppositore moderato. Negli ultimi anni la sua popolarità tra gli oppositori del regime era calata a favore della nuova generazione di attivisti, tra cui Alexei Navalny.
In molti ritengono che il suo omicidio sia stato causato dal clima ultra-nazionalistico generato dai media vicini al governo russo. Domenica primo marzo, due giorni dopo l’omicidio, decine di migliaia di persone hanno manifestato a Mosca in ricordo di Nemtsov e altre migliaia hanno partecipato ai suoi funerali martedì scorso.
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