Sabato 10 dicembre, il giorno successivo alle due operazioni della polizia che hanno portato alla morte dei tre uomini armati responsabili degli attentati degli ultimi giorni a Parigi, centinaia di migliaia di persone hanno manifestato in tutta la Francia. Una quarta persona, Hayat Boumeddiene, compagna di uno tre attentatori, è attualmente ricercata perché sospettata dalla polizia di essere coinvolta nella sparatoria di giovedì mattina a Montrouge, nel sud di Parigi, nella quale è rimasta uccisa una poliziotta. Sabato alcuni giornali francesi hanno scritto che probabilmente Boumeddiene non si trova in Francia da almeno una settimana: al momento non ci sono informazioni più chiare a riguardo.
Migliaia di poliziotti sono impiegati in tutta la Francia – e particolarmente a Parigi – per garantire la sicurezza dopo la strage nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo di mercoledì 7 gennaio. Secondo le ultime informazioni rivelate dalla stampa francese, i due fratelli Cherif e Said Kouachi, ritenuti responsabili dell’attentato contro Charlie Hebdo, conoscevano il terzo attentatore, Amedy Coulibaly, individuato come l’uomo che ha ucciso quattro persone nel supermercato kosher nell’est di Parigi. L’attentato a Charlie Hebdo è stato rivendicato da al Qaida in Yemen, “per vendicare l’onore” del profeta Maometto. Per domenica 11 gennaio è prevista a Parigi una grande marcia repubblicana: è prevista la partecipazione di circa un milione di persone, oltre che di diversi capi di stato e di governo tra cui il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.