Mercoledì 13 novembre ha aperto Paris Photo, una delle fiere dedicate alla fotografia più importanti del mondo. Nata nel 1996, coinvolge alcuni dei più famosi musei, editori, collezionisti e gallerie d’arte: quest’anno partecipano 136 gallerie e 28 editori francesi. Oltre che alle opere delle gallerie, verranno esposti in mostra i lavori acquisiti di recente da alcuni musei pubblici, e sarà possibile vedere le opere di proprietà di uno dei massimi collezionisti privati di arte contemporanea, Herald Falcherberg.
Le fotografie, i progetti e le opere esposte sono piuttosto vari: alcune gallerie hanno scelto di dedicare il proprio spazio ad autori specifici, mentre altre ad un tema generale, costruendo vere e proprie mini-collettive di artisti diversi. Saranno poi esposte fotografie d’epoca e fotografie contemporanee di diversi stili e generi, dal racconto di storie e di luoghi, alla registrazione di momenti personali, alla riflessione sull’arte e la fotografia stessa, tutte idee riconducibili in qualche modo a quello che viene chiamato “contemporaneo” e che in qualche misura ha un “mercato”.
Uno spazio importante verrà dato all’editoria, sempre più presente a pieno titolo in festival e fiere. La progettazione di un libro, la cura e l’editing di un lavoro fotografico hanno acquisito negli ultimi anni un vero e proprio status di opera a parte e sempre più autori decidono di organizzare e mostrare il proprio lavoro in questo modo. Spesso stampato in poche copie e in modo piuttosto artigianale, il libro diventa una piccola opera a tutti gli effetti.
A Parigi sarà possibile visitare una mostra di libri, Protest Photobook, dove sono stati raccolti volumi dedicati al tema della protesta, curata dal fotografo e grande collezionista Martin Parr. Il 15 novembre invece verrà annunciato il vincitore del miglior libro scelto nell’ambito del premio Photo Book Award.
Il programma di Paris Photo è molto denso ed è possibile consultarlo sul sito della fiera o attraverso l’account ufficiale Twitter.