E3: PS4, Xbox e il resto, a Los Angeles
Cosa hanno presentato Sony, Microsoft, Ubisoft ed Electronic Arts - e dove lo hanno presentato - alla grande fiera dei videogiochi
di Matteo Bordone – @matteobordone
Lunedì 10 giugno, come da consuetudine, ci sono state a Los Angeles le conferenze stampa di quattro grandi attori del mercato dei videogiochi, alla vigilia dell’apertura dell’E3, la fiera più importante al mondo del settore. A questi grandi eventi partecipano alcune migliaia di giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. Durano più o meno come un film (un’ora e un quarto le più sobrie, due ore le più megalomani) e mostrano i nuovi prodotti e le nuove strategie di editori di giochi o di hardware. Nel caso specifico ieri c’è stata quella di Microsoft la mattina, quella di EA (Electronic Arts) all’ora di pranzo, poi quella di Ubisoft nel primo pomeriggio, e infine quella di Sony prima di cena. Poi ci sono aziende come Nintendo o Activision che scelgono di non usare questi strumenti promozionali, per lo meno non qui e non questa volta.
Microsoft e Sony quest’anno presentano le loro nuove console, Xbox One e PS4. I luoghi scelti per gli eventi sono maestosi e suggestivi.
Microsoft – Galen Center of the University of Southern California
È il palazzetto dello sport dei Trojans, ovvero la squadra universitaria di USC di basket e pallavolo. Va detto che la pallavolo è uno dei grandi reietti del mondo dei videogiochi. Certo, ci sono titoli storici, soprattutto giapponesi e lontani nel tempo, che hanno reso decisamente omaggio allo sport, ma nessuno si è mai messo seriamente a studiare, realizzare, promuovere e vendere un gioco di pallavolo. Detto questo, il Galen Center ha 10.258 posti a sedere e sta sulla Figueroa, a ridosso di Downtown Los Angeles. La costruzione risale al 2006, e il palazzetto è stato progettato da HNTB Corporation, una grande società di progettazione e ingegneria civile con 3500 dipendenti.
In una scenografia tutta verde, Microsoft ha presentato Xbox One, una console che è anche un set-top-box, cioè un apparecchio che gestisce il contenuto da mandare alla tv. I contenuti video anche esclusivi ci saranno di certo in alcuni mercati, soprattutto quello statunitense, ma è presto per sapere il resto. Dopo l’ansia dei videogiocatori, e nel contesto della fiera, ieri la conferenza è stata molto ricca e ritmata, mai noiosa, e ha mostrato molti giochi dinamici e spettacolari, forse non troppo innovativi ma di indubbia sostanza. Tra le esclusive per Xbox One ci sono Titanfall e Forza Motorsport 5, un gioco di combattimenti futuribili dove si pilotano anche robottoni giganti, e l’altro simulazione di guida spettacolare. Xbox One costerà 499€. Alcune anticipazioni sulla limitazione del mercato dei giochi usati hanno fatto parecchio discutere, ma nella conferenza non se ne è parlato.
Electronic Arts – Al Malaikah Shrine Auditorium
Ancient Arabic Order of the Nobles of the Mystic Shrine, cioè “antico ordine arabo dei nobili del tempio mistico”: questo è il nome completo di una confraternita paramassonica americana fondata da un medico e da un attore negli anni Settanta nell’Ottocento. Gli adepti, il cui capo si chiama “Potentate”, sono più brevemente noti come Shriners, “quelli del templi”. La Loggia del Leopardo del telefilm Happy Days, quello con Ron Howard giovane, quello ripreso nel video Buddy Holly dei Weezer, è una parodia di Al Malaikah. I confratelli, che indossano un fez e si riuniscono immersi nella moda orientaleggiante di centocinquant’anni fa, hanno costruito sedi in molti luoghi degli Stati Uniti e non solo. Il simbolo della confraternita è una scimitarra che sovrasta una mezzaluna, il tutto decorato e istoriato. I confratelli sono solo maschi, ma esistono due confraternite pensate sostanzialmente per le mogli degli Shriners, che si chiamano Ladies’ Oriental Shrine e Daughters of the Nile, cioè “Tempio Orientale delle Signore” e “Figlie del Nilo”, fondate nel 1903 e 1913. Quello per cui sono famosi gli Shriners negli Stati Uniti, oltre alla partecipazione a tutte le parate dei paesi e delle cittadine di mezza America, con la loro aria goliardica e bizzarra, è l’avere costruito e gestito, dagli anni Dieci del Novecento in poi, ospedali pediatrici gratuiti (da pochi anni se il bambino è assicurato le cure vengono fatturate all’assicurazione, ma altrimenti sono gratuite). Oggi ci sono 22 ospedali pediatrici degli Shriners tra Stati Uniti, Canada e Messico.
I templi sono carichi di estetica mediorientale, palmizi, strutture che ricordano moschee e minareti. Il primo tempio, a Manhattan, si chiamava “Mecca Shrine”. Uno di questi templi, costruito a Los Angeles all’inizio del 1900, è andato distrutto in un incendio nel 1920. A sostituirlo fu costruito lo Shrine Auditorium nel 1926. Progettato dall’architetto di San Francisco G. Albert Lansburgh, specializzato in sale teatrali e cinematografiche, insieme ai losangelini John C. Austin and A. M. Edelman, l’auditorium ha una capienza di circa 6000 persone. È nella zona della University of Southern California verso South Los Angeles. Qui si sono tenuti più volte sia gli Academy Awards che gli Emmy Awards.
EA ha presentato – con ritmo, muscoli, subwoofer e luci pazzesche – la versione aggiornata dei propri titoli sportivi e no, che utilizzano nuovi motori grafici: Ignite per lo sport, e Frostbite3 per il resto. Ignite permette di gestire meglio in tempo reale i movimenti anche minimi del giocatore, rende meno “predefinite” le azioni, garantisce una resa grafica ancora più viva, sia per quanto riguarda le azioni di gioco che l’ambientazione, tra stadi e meteo. Frostbite3 fa cose notevoli in genere, a seconda di come viene usato: notevole nel nuovo Need For Speed Rivals, simulazione di guida con polizia alle calcagna, multigiocatore e piena di soluzioni nuove tra intelligenza artificiale e multiplayer. Titanfall, simulazione bellica futuristica multigiocatore piena di azioni sull’asse verticale, è uno dei titoli che hanno eccitato maggiormente il pubblico nerd. Bello, anche se non innovativo nel senso delle idee, Battlefield 4: trentasei persone sul palco hanno partecipato insieme e contemporaneamente a una battaglia veramente impressionante.
Ubisoft – Los Angeles Theater
È una sala cinematografica storica di Downtown Los Angeles, commissionata nel 1930 dall’esercente di Chicago H.L. Gumbiner agli architetti S. Charles Lee, noto soprattutto per edifici di questo tipo, e Samuel Tilden Norton. Lo stile è barocco francese, tra drappi, scalinate, stucchi e sontuosità roboanti. Charlie Chaplin contribuì alla costruzione del teatro perché fosse pronto per ospitare la prima del suo Luci della città nel gennaio del 1931. È un luogo storico della zona di Broadway, un pezzo della vecchia Los Angeles colpito duramente dalla depressione poco dopo la costruzione del teatro. Il Los Angeles Theatre è stato attivo come cinema fino al 1994.
Ubisoft è un’azienda francese, e non c’è niente da fare: sono i fighi della situazione. Non solo sono quelli di Assassin’s Creed, il cui quarto capitolo piratesco è sembrato gustosissimo, ma sono i più bravi a rendere fine e accurata l’attenzione ai particolari, alla storia, alla caratterizzazione dei personaggi. Ci sono anche qui dei muscoli, ma sono sempre messi addosso a personaggi interessanti, in contesti suggestivi, con storie avvincenti. Il loro nuovo titolo Watch_Dogs ha fatto una grande figura, e si è confermato come uno dei prodotti con più hype del momento: è la storia di un giustiziere buono e hacker a Chicago. Ottimo il ritorno del platform Rayman, così come l’esilarante South Park – The Stick of Truth. Davvero notevole Tom Clancy’s The Division, ambientato in una New York distrutta da un virus diffusosi tramite le banconote scambiate nel Black Friday, il giorno di massimo shopping negli Stati Uniti: crisi economica, devastazione, tutto molto bello.
SONY – L.A. Memorial Sports Arena
L’Exposition Park è una struttura polifunzionale di proprietà dello Stato della California, e al suo interno contiene un Museo di Storia Naturale, un IMAX, il California Science Centre, il Museo Afro-Americano e altre strutture, tra cui l’L.A. Memorial Sports Arena. Progettato da Welton Becket, architetto attivissimo in California tra gli anni Trenta e la fine dei Settanta, e inaugurato nel 1959 dall’allora vicepresidente Richard Nixon, il palazzetto è stato negli anni il campo di casa dei Lakers, dei Clippers, dei Kings (hockey), degli UCLA Bruins, degli USC Trojans.
La capienza può superare le 16.000 persone, a seconda della configurazione.
Sony è un po’ un ministero della funzione pubblica rumeno. Lo è da sempre. Quindi le loro conferenze sono anche un po’ una palla. Però sono bravi. La loro console PS4 costa 399 euro, cioè 100 soldi meno della concorrenza di Microsoft; è molto bella, non rompe le scatole a chi vuole vendere o comprare giochi usati, e offre anche una serie di titoli indipendenti molto gustosi. Per dire questo ci hanno messo due ore, ma hanno vinto loro. Sul finale tre persone sono salite sul palco e hanno giocato per qualche minuto a Destiny, il titolo Activision sviluppato da Bungie (quelli che hanno fatto per anni Halo) che vuole essere un mondo coerente ed enorme tipo l’universo di Guerre Stellari: per quello che si è visto, è un progetto di qualità e estensione davvero impressionanti.