Il silenzio del PD sulle alluvioni di Genova

Marco Imarisio critica la rimozione delle responsabilità su quanto accadde un anno fa, benché ogni giorno porti "la pena di un dettaglio inedito e doloroso"

Marco Imarisio sul Corriere della Sera di oggi commenta criticamente l’atteggiamento del Partito Democratico di Genova a un anno dall’alluvione che uccise sei persone, e alla luce delle inchieste giudiziarie in corso.

Che brutta immagine, pronta per il Pantheon della politica sbagliata. Sei morti annegati in un sottoscala del centro di Genova, e un sindaco che poco dopo si presenta alla riunione della Protezione civile scortato da un consulente all’immagine e da un avvocato addetto al controllo di un comunicato da consegnare al resto d’Italia a propria discolpa.

L’anniversario dell’inondazione del rio Fereggiano è appena trascorso, con tanto di inaugurazione del cippo dedicato alle vittime. Ma ogni giorno porta la pena di un dettaglio inedito, e doloroso. A Marta Vincenzi quegli esperti non servirono a nulla. La sua immagine venne sfregiata. Il comunicato si rivelò falso: mentiva senza pudore sulla morte di donne e bambini, al solo scopo di preservare le sacre terga di funzionari comunali che certo non avevano fatto il loro dovere, di un assessore Idv sbadato e forse colluso. E infine, così sospettano i magistrati, di un sindaco che aveva sul cuore il peso di aver tenuto aperte le scuole.

(continua a leggere sulla rassegna stampa della Camera)

foto: LaPresse

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