L’accampamento di Occupy London, racconta l’Independent, ospitato finora sul terreno della cattedrale di St Paul, si sposterà all’esterno in formato ridotto, mantenendo all’interno solo uno spazio simbolico e informativo. Il “trasferimento” è stato discusso tra i partecipanti alla protesta, che si sono trovati d’accordo nel rilevare che le risorse all’accampamento sono ridotte e che non è il luogo adatto per portare avanti un’iniziativa a lungo termine.
Dal 15 ottobre circa 150 persone sono accampate perennemente nello spazio adiacente alla cattedrale. L’Alta Corte di Londra ne ha ordinato lo sgombero, ma i partecipanti hanno ritenuto opportuno andarsene spontaneamente e alle loro condizioni, invece di affrontare uno sgombero forzato e di compromettere l’immagine del movimento. Il compromesso segnerebbe una vittoria morale nella lotta contro la City of London Corporation, l’ente di governo a cui compete il controllo della city.
(“I cartelli di Occupy London“)
L’ordine di sgombero era stato comunicato già il 17 novembre, minacciando azioni legali. Per ragioni di sicurezza la cattedrale è stata chiusa al pubblico, cosa che non accadeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. I funzionari della cattedrale avevano intentato una causa contro i manifestanti ma hanno poi deciso di sospenderla dopo le dimissioni del decano della cattedrale Graeme Knowles, che non era d’accordo con l’idea di sgomberare l’accampamento: «Mi sono dimesso perché penso che l’azione intentata dal Capitolo poteva portare a della violenza nel nome della Chiesa», ha spiegato.
Un portavoce dell’amministrazione cittadina aveva dichiarato che «ovviamente siamo felici di sapere che i manifestanti progettano di abbandonare l’accampamento. Non vogliamo fermare la protesta ma siamo contrari alle tende, che violano le leggi in materia di urbanistica e occupazione del suolo pubblico». Se l’amministrazione dovesse averla vinta su questo punto è previsto un incontro per determinare la data dello sgombero definitivo dell’accampamento.
Altri accampamenti del movimento continuano a esistere, senza minacce di sgombero, in altre parti della città. Ma quello intorno alla cattedrale ha attirato l’attenzione dei media a causa delle scarse condizioni igieniche che si sono create, tali da diffondere il panico riguardo possibili contagi da malattie o comunque rischi concreti per la salute.
– Le tre richieste di Occupy London