Fuga da New York, per via delle cimici

Dopo le apparizioni all'Empire State Building, adesso si teme che l'invasione degli insetti minacci anche il turismo

La psicosi per le cimici dei letti negli Stati Uniti potrebbe far ridurre i flussi turistici verso New York. Da mesi gli statunitensi sono alle prese con una nuova grande ondata di questi piccoli insetti che si annidano nelle strutture dei letti, nei materassi e nei divani, e che spesso non disdegnano anche le aree affollate come ristoranti, teatri, cinema, uffici e alberghi. Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono ematofaghe, una parola complicata per dire che si nutrono di sangue e dunque frequentano i posti dove hanno maggiori probabilità di trovare le loro prede preferite: noi.

Nella città di New York nelle ultime settimane sono state rilevate infestazioni in alcune delle mete favorite dai turisti come l’Empire State Building e i grandi magazzini Bloomingdale’s. Stando all’amministrazione della metropoli, il numero di turisti in visita potrebbe diminuire progressivamente a causa delle cimici. Il timore è che le infestazioni che ogni giorno vengono scoperte possano danneggiare l’immagine della città, la cui industria del turismo genera ogni anno ricavi per circa 30 miliardi di dollari, spiega l’Associated Press.

Nelle aree di alto profilo non si tratta sempre di infestazioni vere e proprie, e lo stesso accade anche nei luoghi pubblici. Bloomingdale’s ha confermato di aver trovato una sola cimice nel proprio grande magazzino, mentre l’Empire State Building ne aveva nel piano interrato e il Lincoln Center nei camerini. Ma questi ritrovamenti, insieme a scoperte simili nei cinema, negli alberghi e nelle catene di negozi di abbigliamento stanno inducendo i viaggiatori più schizzinosi a cancellare i loro piani per le vacanze decisi anche mesi prima.

Il calo di turisti al momento non è sensibile, ma secondo i responsabili degli uffici del turismo il numero di rinunce a viaggiare verso New York potrebbe aumentare notevolmente nel corso delle prossime settimane. Il problema interessa anche altri grandi centri urbani del paese come Philadelphia, Chicago, Washington DC e Los Angeles, dove negli ultimi mesi sono stati segnalati numerosi casi di infestazione.

Liberarsi di questi piccoli insetti, i cui morsi sono fastidiosi ma fortunatamente non pericolosi – salvo non vi siano allergie di mezzo, è un’impresa molto complessa. La disinfestazione professionale arriva a costare diverse migliaia di dollari e prima di poter tornare alle proprie abitudini occorre prendere alcune precauzioni come mantenere i propri abiti in sacchetti di plastica sigillati per evitare che le cimici vi si annidino e diano vita a nuove nidiate.

La psicosi da ondata di cimici dei letti è da qualche anno un classico negli Stati Uniti. I mezzi di informazione dedicano molto spazio al problema, utilizzando spesso toni allarmistici e apocalittici per descrivere le infestazioni. Il problema viene così ingigantito, favorendo chi produce e vende i sistemi per liberarsi delle cimici. Intorno al fenomeno è nato un business molto fiorente e le iniziative commerciali per combattere questi insetti sono innumerevoli. L’ondata di quest’anno sembra essere particolarmente nutrita e inizia a mettere in allarme le autorità, che non sanno ancora prevedere con precisione quanto potrà durare l’infestazione.

La guerra degli Stati Uniti contro le cimici