E Sansonetti alla fine non è andato

A poche ore dall’incontro che doveva avere nella sede milanese di Forza Nuova, Piero Sansonetti ha scritto ai militanti della destra radicale che l’avevano invitato. Il confronto doveva essere sul tema: “Perché io sono antifascista – E perché noi invece no”. Ecco che cosa ha scritto Sansonetti:

Carissimi,
mi dispiace molto, ma non sarò alla vostra iniziativa di venerdì. Anche se so benissimo che l’avevamo concordata insieme.
Non ci sarò per una ragione molto semplice: tutti i miei amici, i miei compagni, i miei fratelli – tutti, proprio tutti – mi hanno detto in queste ultime ore che non devo andare. Sapete, a me piace fare le battaglie minoritarie. Non sono mai stato in maggioranza in vita mia. Però, una cosa è essere minoranza, anche piccola minoranza, una cosa diversa è sentirsi assolutamente solo. Penso che talvolta bisogna avere l’umiltà di pensare: “Forse sono io che sbaglio”. E di considerare l’ipotesi che l’anticonformismo, quando è assolutamente isolato, diventa goliardia.
Carissimi, mi dispiace per i danni che vi creo con questa mia decisione così tardiva. Ma è inevitabile. Per me è una sconfitta: in politica esistono le sconfitte, anche se in genere le si nega. Resto convinto che il dialogo sia l’unica forma civile di rapporto tra esseri umani. Il dialogo con tutti. Tutti. Penso che prima o poi riusciremo a riprendere il dialogo anche con Voi.

Vi faccio gli auguri di buon lavoro. In bocca al lupo.

Stefano Nazzi

Stefano Nazzi fa il giornalista.