Il Consiglio di Stato ha rimandato il proprio giudizio sui direttori stranieri nei musei italiani

La presentazione dei 20 nuovi direttori di importanti musei italiani, insieme al ministro Dario Franceschini, Roma, 15 settembre 2015 
(Fabio Cimaglia / LaPresse)
La presentazione dei 20 nuovi direttori di importanti musei italiani, insieme al ministro Dario Franceschini, Roma, 15 settembre 2015 (Fabio Cimaglia / LaPresse)

Il Consiglio di Stato, l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa, ha emesso una sentenza che rimanda a successive discussioni la decisione sulla possibilità, per i musei italiani, di avere direttori stranieri. La decisione è stata presa dalla sesta sezione del Consiglio di Stato, che si è espressa in modo favorevole, secondo quanto scritto da ANSA, sulla «valutazione a concorso dei direttori dei musei pubblici dotati di autonomia gestionale e amministrativa», ma ha rimandato la decisione definitiva sui direttori stranieri a una futura adunanza plenaria del Consiglio.

Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha commentato così la decisione sul suo profilo Facebook: «Sono stati presentati decine di ricorsi, ci sono state 16 decisioni del Tar Lazio, 6 del Consiglio di Stato, l’ultima delle quali a favore della possibilità di nominare direttori stranieri. Ora invece lo stesso Consiglio di Stato cambia posizione e rimette la decisione che riguarda la nomina di Peter Assman, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, all’Adunanza plenaria. Si ricomincia. E ci vorranno mesi per una decisione».