Ora un musicista che suonava al concerto di Las Vegas ha cambiato idea sulle armi

Caleb Keeter era favorevole al diritto di possedere armi da fuoco, ora dice: «Non riesco a spiegare quanto fossi nel torto»

(David Becker/Getty Images)
(David Becker/Getty Images)

Caleb Keeter è il chitarrista della Josh Abbott Band, uno dei gruppi country che stavano partecipando al Route 91 Harvest festival di Las Vegas, dove la sera dell’1 ottobre sono morte almeno 59 persone e più di 500 sono state ferite dopo che il 64enne Stephen Paddock  ha sparato dalla sua camera di albergo. Con diverse notevoli eccezioni, l’ambiente della musica country in America è piuttosto conservatore, esalta i valori della vita di campagna e tra questi anche il diritto a possedere armi da fuoco. La sera del 2 ottobre Keeter ha scritto un tweet che è stato condiviso da altri 48mila utenti; ha scritto di essere sempre stato favorevole al secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, quello che garantisce il diritto di possedere un’arma, ma di aver cambiato idea dopo quello che è successo a Las Vegas.

«Sono stato un sostenitore del [secondo] emendamento per tutta la mia vita. Fino a quanto successo l’altra sera. Non riesco a spiegare quanto fossi nel torto».

Keeter ha anche scritto che non smetterà mai di sentire «il rumore di quei colpi di arma da fuoco» e ha anche detto che alcune delle persone che accompagnavano la band avevano delle armi nel loro furgone – uno degli argomenti dei sostenitori del diritto di possedere armi è che rendono più sicuri in caso di aggressione – ma che quelle armi si sono rivelate «inutili».

https://twitter.com/Calebkeeter/status/914872808110510080

Il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, insieme agli altri primi nove emendamenti (il cosiddetto Bill of Rights), entrò in vigore il 15 dicembre 1791. Era ispirato alla Dichiarazione dei diritti inglese di oltre cento anni prima, che ristabiliva, per i protestanti, il diritto ad avere armi che era stato loro tolto dal filocattolico Giacomo II. E chiaramente prendeva atto e regolamentava una situazione che c’era già: molti americani, per passione o per necessità, avevano un fucile.

Il controllo delle armi da fuoco è un tema che negli Stati Uniti viene periodicamente discusso, ma che per via delle posizioni molto radicali di molti statunitensi su di esso è diventato quasi impossibile da affrontare politicamente. Negli ultimi anni sono state approvate alcune modeste leggi che limitano la possibilità di ottenere armi particolarmente pericolose per certe categorie di persone ritenute a rischio, e sembrava che durante la presidenza di Barack Obama fossero stati fatti dei passi avanti in questo senso. L’elezione di Donald Trump ha cambiato le cose. Negli Stati Uniti resta molto facile ottenere una licenza per il possesso di un’arma e le si può comprare con relativa facilità in molti posti.