Giuliano Poletti su quelli che vanno via dall’Italia

«Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi», ha detto il ministro del Lavoro

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Lunedì 19 dicembre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha risposto alle domande di alcuni giornalisti a Fano, in provincia di Pesaro Urbino, tra cui una sugli ultimi dati che mostrano come nel corso del 2015 oltre 100mila italiani abbiano lasciato il paese.

«Bene così: conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi. Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100 mila, ce ne sono 60 milioni qui: sarebbe a dire che i 100 mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei “pistola”»

Poletti si è scusato per il suo commento poche ore dopo e in un comunicato diffuso dall’ANSA ha aggiunto: «Penso, semplicemente, che non è giusto affermare che a lasciare il nostro Paese siano i migliori e che, di conseguenza, tutti gli altri che rimangono hanno meno competenze e qualità degli altri».