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    I luoghi del rock a New York

    All’inizio degli anni Sessanta, quando studiava alla Syracuse University, Lou Reed scrisse una canzone in cui raccontava di quando andò a Harlem per comprare, all’incrocio tra Lexington Avenue e la 125esima Strada, una dose da 26 dollari di eroina. La canzone era “I’m Waiting For The Man”, fu una delle prime che registrò con John Cale e Sterling Morrison e uscì nel marzo del 1967 nel disco Velvet Underground. Una volta Lou Reed disse che in quella canzone era tutto vero, tranne il prezzo.
    (New York Serenade
    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
    Testi di Michele Primi
    SKIRA editore)

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    I luoghi del rock a New York

    Nel 2000 la scena musicale di New York venne rivoluzionata dall’arrivo di una rock band che rilanciò il genere del garage-rock in tutto il mondo: erano gli Strokes. Dopo dieci anni quella moda era finita. Nel 2009 il cantante degli Strokes, Julian Casablancas, ricordò quel periodo nel suo primo disco solista nella canzone “Ludlow Street”, dedicata alla famosa strada del Lower East Side, piena di musicisti, artisti e vita notturna.
    (New York Serenade
    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
    Testi di Michele Primi
    SKIRA editore)

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    I luoghi del rock a New York

    Marcy Houses è un complesso di case popolari a Bedford-Stuyvesant, a Brooklyn, composto da 27 edifici con dentro 1.700 appartamenti. Nel 1981 Shawn Corey Carter, che aveva 20 anni, puntò la pistola contro il fratello Eric, che era un tossicodipendente e gli aveva rubato degli anelli, e gli sparò alla spalla. Nella zona Shawn era chiamato da tutti Jay-Z.
    (New York Serenade
    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
    Testi di Michele Primi
    SKIRA editore)

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    I luoghi del rock a New York

    Max’s Kansas City era un nightclub e un ristorante al 213 Park Avenue South; aprì nel 1965 e chiuse nel novembre del 1981. Secondo uno di quelli che ci andava abitualmente, un certo Andy Warhol, è qui che si fusero pop art e vita pop. In una notte del 1971 Iggy Pop stava guardando la tv nell’appartamento del suo amico Danny Fields. Danny lo chiamò e gli disse di andare da Max’s Kansas City perché doveva assolutamente incontrare un tizio. Iggy entrò nel club, si diresse verso il bar, e venne presentato a David Bowie.
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    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
    Testi di Michele Primi
    SKIRA editore)

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    Nel 1972 Bobby Womack scrisse una canzone sul film Across 110th Street (in italiano Rubare alla mafia è un suicidio) che faceva parte del genere “Blaxploitation”, cioè sullo sfruttamento dei neri. La 110ima Strada è famosa perché collega Harlem e Central Park. Nel testo Womack descrive Harlem come «La capitale di ogni città ghetto».
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    SKIRA editore)

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    I luoghi del rock a New York

    Hoboken, in New Jersey, è il luogo di nascita del baseball e Frank Sinatra. È anche il posto dove si trova Maxwell’s, un club aperto nel 1978 da Steve Fallon, che è diventato parte della comunità rock indipendente negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta. La rock band indie di Hoboken Yo La Tengo affittava ogni anno Maxwell’s per la festa ebraica di Hanukkah e suonava per otto notti consecutive insieme a molti comici e musicisti.
    Il loro disco And Then Nothing Turned Itself Inside-Out, uscito nel 2000, si chiude con “Night Falls On Hoboken”, un epico brano di 17 minuti dedicati alla loro città.
    (New York Serenade
    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
    Testi di Michele Primi
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    I luoghi del rock a New York

    L’angolo tra la 53esima e la Terza a Manhattan è un luogo famoso per la prostituzione maschile, conosciuto come The Loop. I Ramones intitolarono così il loro secondo singolo, scritto da Dee Dee Ramone, che racconta di un uomo che si prostituisce in quell’angolo. Alla fine trova un cliente, che però ammazza con la lama di un rasoio.
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    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
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    I luoghi del rock a New York

    Il 2 aprile 2011 gli LCD Soundsystem suonarono quello che definirono il loro ultimo concerto al Madison Square Garden. Dopo un’esibizione di quasi quattro ore, James Murphy salì sul palco per cantare l’ultima canzone: “New York I Love You But You’re Bringing Me Down”
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    Fotografie di Ciro Frank Schiappa
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    La copertina del libro

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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