Domenica l’azienda di moda francese Balenciaga ha presentato la collezione per la primavera 2023 nella sede della Borsa di New York. Il luogo è stato scelto dal direttore creativo Demna Gvasalia in quanto simbolo del capitalismo: è il mercato, ha commentato nel backstage della sfilata, «ad aver sostenuto la mia visione dal mio primo giorno a Balenciaga». Demna Gvasalia aveva spiegato alla rivista di moda Business of Fashion che «la sfida più impegnativa per ogni creativo è fare un prodotto desiderabile, creare il desiderio. La moda dovrebbe fare questo e il successo commerciale di un prodotto è legato a questa desiderabilità: è la cosa più importante e difficile».
Sui monitor attorno alla passerella sono stati proiettati loghi di grandi aziende americane, come Disney, Coca-Cola e Pfizer, e notizie inquietanti come le possibili restrizioni sul diritto ad abortire negli Stati Uniti: «se uno segue le news non ha più fiducia in niente», ha spiegato Gvasalia. La decisione di ambientare la sfilata nella sede della Borsa è ancora più calzante visto il grande calo che hanno subìto dall’inizio dell’anno i mercati finanziari globali e soprattutto americani, e in linea con il messaggio di Balenciaga, che riconosce l’avidità di tutti, la asseconda e allo stesso tempo la deride.
La collezione presentava anche una collaborazione con Adidas molto attesa dagli appassionati dei due marchi.
L’invito alla sfilata era una finta mazzetta da cento dollari