L’ufficio del turismo delle isole Fær Øer, nel nord dell’Oceano Atlantico, ha trovato una soluzione per dotare le mappe dell’arcipelago di immagini simili a quelle di Google Street View, anche se il servizio di Google da quelle parti non è mai arrivato: usare le pecore, numerosissime e libere di circolare. In particolare, sull’arcipelago vivono circa 80mila pecore e 49.188 persone. L’idea è stata di Durita Dahl Andreassen, impiegata dell’ufficio del turismo, che ha messo sulla schiena di cinque pecore delle telecamere che riprendono a 360 gradi e dato il via all’iniziativa #wewantgooglestreetview, che secondo lei potrebbe far aumentare il numero di turisti sulle isole Fær Øer. Le telecamere fissate sulle schiene delle pecore scattano una fotografia al minuto e il GPS di uno smartphone, a sua volta messo nell’apposito “zainetto per pecore”, ne registra le coordinate.
Le Fær Øer sono composte da 18 isole principali e altre più piccole: si trovano circa a metà strada tra la Norvegia e l’Islanda, esattamente a nord della Scozia. Dal punto di vista istituzionale le isole Fær Øer fanno parte del Regno di Danimarca, ma a partire dal 1948 sono autonome in quasi tutti gli aspetti della politica interna e non fanno parte dell’Unione Europea, a differenza della Danimarca. Nella lingua del posto si chiamano Føroyar, e in danese Færøerne. Il nome viene tradizionalmente interpretato come “isole delle pecore”, ma è più probabile che significhi più semplicemente “isole lontane”.
È già capitato che una telecamera affidata a una pecora si rompesse: Durita Dahl Andreassen sta studiando un modo per recuperare facilmente le altre, ma già molte immagini sono state caricate su Google.