Il governo messicano ha inviato 15mila soldati ad Acapulco, la città più nota dello stato messicano del Guerrero, sulla costa pacifica del paese, per aiutare le persone sfollate e cercare i dispersi dopo che l’uragano Otis ha colpito la città tra mercoledì e giovedì. Otis era un uragano di categoria 5, la più alta nella classificazione dell’intensità, al suo arrivo sulla costa.
Negli ultimi giorni i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e l’esercito hanno recuperato i corpi di 43 persone. Molte delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi accertati sono 36. L’esercito sta scavando nei detriti dei palazzi su segnalazione di famiglie e conoscenti di persone non ancora rintracciate.
Ad Acapulco, dove abitano quasi 800mila persone, moltissimi edifici sono stati danneggiati in modo significativo: sono stati scoperchiati tetti, sono crollati muri, e alcuni palazzi sono stati abbattuti dal vento che ha raggiunto una velocità di 266 chilometri all’ora. La maggior parte delle strade è ancora allagata e c’è fango ovunque. Secondo le stime dello stato del Guerrero, oltre l’80 per cento degli edifici è stato danneggiato dalla forza dell’uragano. Circa 200 pazienti dell’ospedale sono stati trasferiti per i danni alla struttura. I forti venti hanno anche divelto lampioni e tralicci della linea elettrica dal suolo.
Nel centro della città sono state liberate le strade dalle piante cadute e dalle auto danneggiate. La rete di telecomunicazioni è stata in parte ripristinata: le autorità hanno messo a disposizione stazioni di ricarica per consentire alle persone di caricare gli smartphone. Nelle zone periferiche, invece, c’è ancora il caos. Molte persone, ancora senza acqua e cibo, hanno camminato per chilometri nel fango per raggiungere i pochi negozi rimasti aperti. In alcuni casi sono stati commessi furti di cibo e generi di prima necessità.
L’arrivo dell’esercito e di altri aiuti da altri stati messicani è stato complicato perché Acapulco è quasi del tutto isolata. Soprattutto nel primo giorno dell’uragano era impossibile muoversi a causa del vento forte. Non era mai successo prima che un uragano di categoria 5 arrivasse a terra sulla costa pacifica del Messico e in generale è raro che gli uragani si mantengano di categoria 5 anche quando si avvicinano alla costa, perché di solito si indeboliscono passando sopra fondali marini meno profondi. Il governo messicano ha promesso di continuare a inviare aiuti e di ripristinare al più presto l’energia elettrica in tutta la città e non solo nelle zone centrali.