La procura della Federcalcio italiana (FIGC) ha squalificato per sette mesi dalla pratica sportiva il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli per aver scommesso su alcune partite di calcio, cosa vietata a chi è calciatore di professione. Fagioli ha evitato una squalifica più lunga dopo essersi autodenunciato a fine agosto e aver poi collaborato alle indagini sul caso. La squalifica intera comunicata martedì dalla FIGC è di dodici mesi, ma solo sette saranno effettivi. Gli altri cinque verranno commutati in prescrizioni alternative: potrà quindi giocare ma dovrà seguire terapie per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo e altri programmi proposti dalla FIGC.
Per Fagioli, che ha 22 anni ed è uno dei calciatori italiani più promettenti della sua generazione, l’attuale stagione sportiva può dirsi conclusa in anticipo. Non potrà infatti partecipare a nessun incontro ufficiale né con la Juventus né con la Nazionale fino alla prossima estate. Oltre a questo è stato condannato a pagare 12.500 euro di ammenda.
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